Panduit, il nuovo dialogo tra fisico e digitale
In un recente incontro con la stampa, insieme ai partner Signify e To Be, la società ha illustrato nel dettaglio le caratteristiche e i vantaggi della tecnologia LiFi.
Per supportare il necessario livello di informatizzazione, digitalizzazione e automazione richiesta dai moderni ambienti lavorativi, è indispensabile disporre di tecnologie intelligenti, pronte a sostenere le sfide operative attuali e future. In questo quadro si inserisce la tecnologia LiFi (Light Fidelity) che attraverso la modulazione della luce Led è in grado di trasmettere e ricevere informazioni in formato dati. A sottolinearlo, in un recente incontro con la stampa, è stata Panduit insieme ai partner Signify e To Be.
Il contesto
Dietro ogni processo e servizio all’interno del building c’è sempre una rete con componenti spesso nascosti, ma non per questo poco importanti. Comunicazioni, sicurezza, trasmissione di informazioni e dati, gestione ambientale, audio-video e illuminazione sono alcune delle applicazioni rese possibili dal network fisico. A questo si aggiunge l’evoluzione dei metodi e mezzi trasmissivi che non si ferma all’invio dei soli segnali elettrici attraverso cavi in rame. Nel corso del tempo abbiamo conosciuto trasmissioni via radio/wireless e trasferimento di dati attraverso la fibra ottica sfruttando la luce; quella stessa luce che, modulata a una frequenza non visibile all’occhio umano (InfraRossa), attraverso la tecnologia LiFi (Light Fidelity), è in grado anche di inviare e ricevere informazioni in formato-dati. “Quando 15 anni fa Panduit ha presentato a livello globale il modello UPI (Unified Physical Infrastructure), non poteva prevedere in dettaglio ogni singola e nuova applicazione che la stessa infrastruttura avrebbe poi ospitato a distanza di anni, la poteva solo immaginare – ha raccontato Gian Piero De Martino, business units manager di Panduit. Oggi parliamo di LiFi, di come funziona e dei suoi benefici, ma i collegamenti fisici sono i medesimi del passato che continuano ad abilitare servizi sempre più sfidanti, conosciuti e di prossima generazione”.
Migliori prestazioni
“Da semplici collegamenti voce e dati, fino ad arrivare al LiFi, con tutti i benefici garantiti dalla tecnologia led e dagli infrarossi, la rete ha visto incrementare le funzioni connesse. Una nuova responsabilità per i manager dell’IT aziendale, che dispongono di nuovi punti di intelligenza della rete da collegare, gestire e sfruttare – ha sottolineato Daniele Tordin, system engineer di Panduit. Prima di promuovere queste nuove applicazioni, le abbiamo volute sperimentare, dotando i nostri briefing center di Londra e di Milano di questi sistemi, integrandole con i nostri controller Atlona Velocity”.
Con il partner illuminotecnico Signify, Panduit ha scelto infatti di implementare nella propria sede di Milano la tecnologia wireless LiFi in grado di fornire una connessione a banda larga attraverso la luce. “Il LiFi unisce in un’unica soluzione i principi di transizione ecologica, digitale e delle infrastrutture di rete, principali pilastri di tutte le misure PNRR – ha precisato Francesco Paolo Russo, founder & CEO di To Be. Sprigionare le potenzialità della luce vuol dire soddisfare la crescente domanda di traffico dati in sinergia con altre tecnologie di trasmissione, ma vuol dire anche valorizzare i grandi ambienti con sistemi di navigazione indoor, funzionali all’orientamento e anche all’abbattimento delle barriere fisiche per le persone con disabilità”.
Le caratteristiche
Il LiFi, acronimo di Light Fidelity, è in grado di offrire numerosi vantaggi, tra i quali una maggiore larghezza di banda e un’alta velocità di trasmissione dati che arriva oggi a 1Gb/s, e che arriverà secondo gli studi di settore nel 2025 ad 1 Tbit/s. In laboratorio si raggiungono già oggi queste velocità che commercialmente si riusciranno ad ottenere soltanto con l’avvento del 6G di cui il LiFi è un precursore, in quanto la sesta generazione di connettività abbraccerà pienamente le frequenze Thz della luce.
Questa tecnologia, utilizzando la luce e non emettendo radiofrequenze, può essere utilizzata in ambienti sensibili e ostili alle interferenze come ospedali, aerei e basi militari. Inoltre, l’utilizzo di una soluzione che per fornire connettività sfrutta la luce per sua natura circoscritta ossia non in grado di oltrepassare le barriere fisiche, tutela maggiormente da potenziali attacchi hacker dall’esterno, rendendo la trasmissione di informazioni e dati veloce e sicura. Altra importante caratteristica del LiFi è la precisione in termini di geolocalizzazione. È possibile rilevare la posizione di un device, e quindi anche di un utente, con un margine di errore di pochi centimetri. Un benchmark per il settore, soprattutto considerando che la tecnologia ad oggi più utilizzata per la localizzazione è il Bluetooth che presenta margini di errore nell’ordine del metro.
Partendo da queste potenzialità del LiFi, To Be, PMI Innovativa nata nel 2016 e System Integrator certificato di Signify, ha svolto un lavoro di evangelizzazione della tecnologia in ambiti che vanno dalla sanità all’istruzione, dai beni culturali alla difesa e proposto tre soluzioni applicative: LiFi Geolocation, sistema di geolocalizzazione indoor che utilizza la modulazione della luce LED per definire la posizione di un utente in modo estremamente accurato abilitando servizi di navigazione indoor; LiFi Streaming, sistema per una connessione wireless bidirezionale alla rete di PC e/o tablet veloce, sicura e sostenibile; LiFi Point To Point, sistema di comunicazione punto-punto capace di fornire connettività in modalità wireless anche su lunghe distanze.