Così FIP protegge le comunicazioni
Il progetto che ha coinvolto Cyber-Bee e Libraesva per mettere al sicuro i propri dati digitali e quelli dei suoi affiliati difendendoli da attacchi malware e phishing.
FIP, la Federazione Italiana Pallacanestro nata nel 1921 allo scopo di promuovere, regolare e sviluppare la pallacanestro in Italia, ha scelto di incrementare i livelli di sicurezza delle proprie comunicazioni digitali, così come di quelle delle 3.500 società sportive affiliate, con il contributo di Cyber-Bee, la società di R1 Group specializzata in servizi e consulenze per la sicurezza informatica.
Cyber-Bee fornisce da tempo servizi e soluzioni di sicurezza per la FIP, che dispone di un network molto vasto ed eterogeneo, composto da 350.000 tesserati, e con 50.000 utenti attivi nel proprio sistema operativo FIPonline e 5mila caselle di posta elettronica gestite internamente. Per numeri di tesserati e di appassionati è la seconda Federazione sportiva in Italia dopo quella del Calcio. La Federazione ha voluto sondare le opportunità e le soluzioni di sicurezza del mercato, e con Cyber-Bee ha individuato nell’Email Security Gateway – ESG dell’italiana Libraesva la soluzione più adatta.
ESG è stata scelta in forza della sua capacità di soddisfare i requisiti operativi e di sicurezza di FIP, grazie al numero di falsi positivi prossimo allo zero (99,98%) e a un’installazione veloce e immediata che ha saputo garantire la continuità operativa degli utenti, anche nei complicati mesi del lockdown in cui lavoravano in remote working e necessitavano di comunicare principalmente via email, da desktop e soprattutto in mobilità.
Lo sport sposa la cultura della sicurezza
Davide Fanfani, Responsabile dei Sistemi Informativi di FIP, ha coordinato il percorso di ottimizzazione dei sistemi di comunicazione aziendali e della messa in sicurezza dei dati condivisi e trasmessi nella Federazione e con i suoi associati sul territorio nazionale. Attraverso il Settore Squadre Nazionali, FIP gestisce le attività delle Nazionali Senior e Giovanili maschili e femminili oltre ai campionati maschili di Serie A (attraverso la Lega Basket Serie A), Serie A2 e B (attraverso la Lega Nazionale Pallacanestro), Serie C (attraverso i Comitati Regionali) e i campionati di Serie A1 e A2 femminile (attraverso la Lega Basket Femminile), oltre alle divisioni minori, ai campionati giovanili fino alle categorie minibasket.
“Il patrimonio di dati che gestiamo quotidianamente è enorme ed era per noi fondamentale vincere, oltre a quelle sportive, anche la partita contro le minacce trasmesse a mezzo email in uno scenario ricco di insidie e in continuo divenire. I mesi di lockdown hanno chiaramente mostrato infatti, una volta di più, come gli hacker colgano qualsiasi occasione per attaccare utenti privati, società o aziende” ha commentato Fanfani.
Innovare i sistemi informatici della Federazione ha significato rivedere hosting, email e software antispam. Ci sono stati tempi stringenti e risorse operative disponibili da remoto, per via del forzato distanziamento sociale.
“Il nostro percorso di integrazione di strumenti di protezione avanzata, GDPR compliant, è iniziato prima della pandemia e per fortuna durante l’emergenza, che ha visto purtroppo accadere anche attacchi informatici e che ci ha aiutati a proteggere le nostre comunicazioni e i dati in esse contenuti” ha precisato Fanfani. È particolare l’effetto che questi mesi hanno avuto sugli utenti. Hanno maturato e capito l’importanza della necessità di una cultura condivisa della sicurezza, nella quale sentirsi co-responsabili per il buon andamento dell’operatività quotidiana con l’adozione delle migliori pratiche d’uso in ambito informatico”.
I risultati del lavoro, eseguito in poche settimane, mostrano una diminuzione netta di email di spam invasivo e un rilevamento immediato dei tentativi di phishing che puntavano a minare le caselle di posta gestite. Fanfani ha commentato a questo proposito “Ringrazio Cyber-Bee e Libraesva per il significativo contributo e il supporto che ci hanno fornito in questa nostra trasformazione. Nel giro di un solo mese, abbiamo fatto passi da gigante nell’assicurare qualità e sicurezza avanzate a tutta la nostra infrastruttura”.
La posta in gioco è però ancora più alta. “Quanto fatto a inizio 2020 è parte di un più ampio piano di sviluppo di FIP: nel prossimo triennio, puntiamo a servire con i nostri sistemi IT fino a 500.000 utenti. Sapere di poter fare affidamento sugli esperti e sugli specialisti dei nostri fornitori ci incoraggia nella nostra ambizione”.