Pure Storage, nuovi servizi e software nel segno della Modern Data Experience

La nuova piattaforma di automazione e delivery dello storage e l’offerta Database-as-a-Service di tipo cloud-native della società avvicinano le operazioni e le applicazioni dell’infrastruttura.

Pure Storage ha annunciato importanti passi avanti per la propria vision aziendale improntata alla modernizzazione del modo in cui i clienti gestiscono i dati, aggiornando l’infrastruttura, le operazioni e le applicazioni. Le novità annunciate oggi avvicinano l'infrastruttura e le applicazioni consentendo l'automazione e la gestione dello storage in stile cloud.

Le novità

In particolare, la società ha presentato Pure Fusion, una piattaforma storage-as-code autonoma e self-service creata per una scalabilità senza limiti, che permette ai clienti di estendere ovunque il modello operativo del cloud e di eseguire, gestire e sfruttare lo storage tradizionale come un servizio cloud. Insieme a Pure Fusion, lanciata anche Portworx Data Services, la prima piattaforma Database-as-a-Service per Kubernetes del settore, che consente ai tecnici DevOps di implementare un data service production-grade con un semplice click. Questo offre agli sviluppatori software la possibilità di accedere alle applicazioni di database di cui necessitano, senza dover diventare dei tecnici. “Sin dalla sua nascita, Pure ha sempre offerto semplicità e affidabilità su vasta scala, ciò di cui oggi le aziende hanno più bisogno che mai mentre adottano sempre più spesso architetture cloud native, applicazioni moderne come AI/ML e analytics avanzate – ha spiegato Charles Giancarlo, Chairman e CEO di Pure Storage. Le nostre ultime innovazioni software segnano un ulteriore avanzamento con l'obiettivo di rendere l'infrastruttura invisibile agli occhi degli sviluppatori, rendendone l’utilizzo semplice come chiamare una API e offrendola come servizio”.

Lo scenario

L’obiettivo di Pure Storage è soddisfare le esigenze delle aziende moderne rendendo l'infrastruttura di dati rapida da implementare, fornire e gestire. “I team IT e i rispettivi clienti si sono evoluti a favore di una cultura ‘on demand’ e con il passaggio al cloud e all'as-a-Service, la velocità e l'agilità sono diventate fondamentali. Lo storage deve stare al passo con le aspettative degli utenti finali. Ciò significa renderlo invisibile offrendo la possibilità di fruire in maniera semplice dei servizi di cui necessitano quali capacità, creazione di copie e recovery”, ha commentato Eric Burgener, Research Vice President, Enterprise Infrastructure Practice, IDC.

Pure Fusion

Pure Fusion, in particolare, è la soluzione che estende il modello operativo del cloud ovunque serve attraverso un nuovo ambiente storage self-service autonomo creato per una scalabilità illimitata che unisce il meglio dello storage enterprise con l'agilità e la scalabilità del cloud. Con il provisioning di back-end e il consumo on demand, le aziende possono dotarsi di un nuovo modello di storage scale-out che unifica gli array e ottimizza gli storage pool al volo. Gli utenti finali possono consumare rapidamente volumi, file system e data service avanzati come quelli di replica senza dover attendere interventi manuali di back-end, rendendo così l'hardware di fatto invisibile. Pure Fusion permette alle aziende di scalare in maniera trasparente attraverso l’integrazione con FlashArray//X, FlashArray//C e Pure Cloud Block Store, e con integrazioni future previste per FlashBlade e Portworx. 

Portworx Data Services

Portworx Data Services consente invece ai tecnici DevOps di eseguire il deployment di un data service di produzione gestito su Kubernetes attingendo al più ampio catalogo di opzioni esistente per SQL, NoSQL, ricerca, streaming e molto altro ancora. Portworx Data Services automatizza integralmente le operazioni Day-2 come monitoraggio, backup, alta disponibilità, disaster recovery, migrazione, auto-scaling e sicurezza. 

Più automazione per Pure1 Management Portal

Le nuove funzionalità di Pure1 Meta, la piattaforma Pure per le operazioni IT basata su AI, implementano infine una policy a tolleranza zero contro le interruzioni del business. Gli utenti possono osservare in tempo reale i parametri SLA (Service Level Agreement) attraverso il cloud, monitorare le applicazioni protette contro gli attacchi ransomware, e disporre di visibilità end-to-end sulle loro infrastrutture per container PortWorx. Queste novità migliorano la sicurezza e la disponibilità dei dati semplificando le operazioni IT grazie alla capacità di prevedere i problemi relativi allo stack infrastrutturale e raccomandando proattivamente le azioni utili a ottimizzare i workload.


A cura della redazione

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