VEMlive 2024, una passione contagiosa per il digitale
La convention annuale di Gruppo VEM ha affrontato aspetti etici, sociali, legali, educativi, formativi, economici e tecnologici tra disponibilità di dati, sicurezza e resilienza, passando attraverso Scienze Cognitive, Intelligenze Digitali, mega-trend e scenari economici futuri.
Si è tenuta a Reggio Emilia, presso Ruote da Sogno, la VEMlive 2024, la convention annuale del Gruppo VEM che ha offerto agli ospiti uno sguardo privilegiato su un universo di velocità, ingegno e passione. Un percorso multidimensionale che ha considerato molti aspetti: etici e sociali, legali, educativi e formativi, economici, la disponibilità di dati, la sicurezza dei dati e la resilienza sociale passando attraverso Scienze Cognitive e macchine intelligenti, Tecnologie basate sulle Intelligenze Digitali, mega-trend e scenari economici futuri e la passione per lo sport.
A inaugurare la sessione plenaria Stefano Bossi, CEO e GM di VEM sistemi: “All’interno della complessità del mercato attuale e dell’incertezza geopolitica, ci troviamo sull’orlo di una significativa transizione tecnologica post-cloud, la quale potrebbe rappresentare un’opportunità senza precedenti, a condizione che siamo in grado di promuovere lo sviluppo delle nostre intelligenze digitali, cioè la capacità di affrontare con successo problemi di differente natura utilizzando le tecnologie digitali per aumentare la nostra capacità cognitiva e viceversa, in un loop virtuoso che si autoalimenta. Automation, orchestration, observation e augmentation sono già state implementate con successo in chiave digitale negli ultimi anni; tuttavia, ciò che cambia oggi è la velocità di esecuzione di queste operazioni, che in passato era limitata, mentre ora è notevolmente amplificata dall’intelligenza artificiale.”
Bossi si è soffermato sugli obiettivi che C-Level e IT-Leader dovrebbero perseguire nel medio termine: “Aumentare la resilienza digitale, attrarre e trattenere i talenti, liberare la creatività, massimizzare il valore dei dati, tutti obiettivi per i quali si rende indispensabile l’adozione delle tecnologie emergenti in modo più consapevole e affidabile. VEM sistemi è il partner giusto per raggiungere questi obiettivi perché ha come missione integrare soluzioni infrastrutturali tecnologicamente complesse e renderle fruibili in modo semplice. Per farlo, oltre all’elemento tecnologia, servono due ingredienti: in primis ampliare le competenze e acquisirne di nuove, attraverso un transfer knowledge tra clienti, partner e aziende del Gruppo VEM in un’unica comunità partecipativa e infine essere ambasciatori della passione per il nostro lavoro, cioè del digitale. Perché la passione è contagiosa e libera il potere creativo delle idee che vale la pena di diffondere.”
Bubani, Direttore Innovazione di VEM, analizzando l’AI come un’applicazione da ospitare all’interno dei Data Center, ha dichiarato: “L’AI richiede una notevole capacità computazionale, comportando un elevato consumo di energia, oltre a necessitare di scalabilità e aggiornamenti continui. Ciò apre la strada al cloud computing e alla necessità di un nuovo hardware, come GPU e DPU da affiancare alle classiche CPU, per supportare tali esigenze. Inoltre, l’evoluzione dell’AI introduce nuovi scenari di cybersecurity, in cui sarà necessaria la stessa intelligenza artificiale per contrastarne gli usi impropri, potenziando le capacità di rilevamento delle minacce. Chi saprà affrontare per primo questi cambiamenti potrà ottenere un significativo vantaggio competitivo.”
La sessione mattutina dell’evento si è conclusa con l’intervista di Chiara Martinoli ad Andrea Dovizioso, Moto GP Legend. Passione, tecnologia e competenze hanno rappresentato tre elementi chiave nel corso della sua carriera, valori che lo accomunano alle caratteristiche distintive del Gruppo VEM. L’ex pilota ha illustrato come, nel mondo delle competizioni, tecnologia e dati siano essenziali per il corretto funzionamento della moto, in un costante dialogo tra chi scende in pista e chi opera sulla parte meccanica. Questo rapporto sinergico tra componente umana e dati richiede un equilibrio, considerato la vera chiave per continuare ad avere successo.