Mercato stampanti Italia: tutti i numeri di AssoIT

I numeri di fatturato mostrano un mercato sostanzialmente stabile che dopo la crisi pandemica cerca di ripartire.

Qualche conferma e anche qualche sorpresa nella presentazione dei dati di mercato sul segmento stampanti d’ufficio e consumer presentato nei giorni scorsi da AssoIT, l’associazione di categoria italiana che raccoglie tutti i 20 vendor globali operativi in Italia su questo fronte. “AssoIT rappresenta un mercato dal valore di tre miliardi di euro con circa 70.000 addetti e la sua posizione in termini di rilevanza rappresenta il 10,6% del mercato dei dispositivi ICT; mentre la base installata di stampanti per l’ufficio e consumer raggiunge il valore di 11 milioni di unità”, ha dichiarato durante la presentazione dei dati Marcello Acquaviva, attuale presidente di AssoIT e anche managing director di Brother Italia. “Questi strumenti una volta definiti periferiche, ora rappresentano uno dei punti cardine per i processi di digitalizzazione integrati dei processi aziendali e della gestione documentale”.

Marcello Acquaviva, presidente di AssoIT e anche managing director di Brother Italia

I numeri del mercato ‘stampanti’

Ma vediamo i numeri di mercato, che negli anni della pandemia hanno visto una serie di cambiamenti.
Le conferme stanno nel fatto che per quanto riguarda il fatturato dei sistemi di stampa d’ufficio e consumer si è assistito a un calo che sarà recuperato solo nei prossimi anni. Se il 2019 si era chiuso con fatturato aggregato dei soci di AssoIT di 1,923 miliardi di euro, a fine 2022 questo valore è stato di 1,668 miliardi di euro e per il 2023 e il 2024 si prevede una crescita rispettivamente a 1,698 e 1,719 miliardi di euro: in sostanza una stabilità, mentre per il ritorno ai livelli prepandemia bisognerà attendere altro tempo.
La sorpresa sta invece nella scomposizione dei dati del venduto. A crescere infatti è il valore dei sistemi hardware: stava a 645 milioni di euro nel 2019 e dopo i cali del 2020 e 2021, nel 2022 ha superato il valore prepandemia registrando 658 milioni di euro; mentre le previsioni parlano di 702 milioni per il 2023 e di 713 milioni per il 2024.
Il valore del mercato dei consumabili invece dai 914 milioni del 2019 è passato a 745 nel 2022 e se ne prevedono, per il 2023, 733 e 735 per il 2024. Sostanziale stabilità, così come per le ‘soluzioni e i servizi’, che nel 2019 ammontavano a 364 milioni, 265 nel 2022, con previsioni per il 2023 a 263 milioni e 270 milioni per il 2024.

Rossella Campaniello, vice presidente di AssoIT e printing system business director di Hp Italia


“In quest’ultimo segmento si segnala la continua crescita per i servizi di stampa gestita – spiega Rossella Campaniello, vice presidente di AssoIT e printing system business director di Hp Italia. In percentuale sul mercato ‘soluzioni e servizi’ il valore di questi era pari al 29,4% nel 2019, nel 2022 a 32,3%, mentre le previsioni parlano del 34,1% per il 2023 e del 35,4% per il 2024.
Per quanto riguarda i canali di vendita, invece, l’online dopo il boom registrato nel 2020 durante i lockdown del 7,3%, nel 2022 è sceso al 6%, percentuale comunque più alta rispetto al 5,0% registrato nel 2019, mentre le previsioni parlano di un 6,4% nel 2024. La vendita attraverso partner rimane sostanzialmente stabile dal 79% del 2019, al 78,2% del 2022 con previsione del 77,1% per il 2023 e del 76,3% per il 2024.

Commenti e nuovi temi

Enrico Barboglio, segretario di AssoIT

L’ammodernamento del parco stampanti ha quindi fatto se non da traino, da elemento di stabilizzazione del mercato, ma non c’è solo questo: ““Il luogo di lavoro oggi è un concetto più allargato e fluido rispetto al passato e questo genera una nuova domanda di servizi di stampa gestita, ma anche di sicurezza dei processi e di riduzione dell’impatto ambientale. Si cerca una qualità certificata e l’appoggio a fornitori affidabili per gestire la transizione”, ha affermato Campaniello.
“Se nel 2022 ci sono state difficoltà di consegna dovute a tutti i comparti che dipendono fortemente da materie prime ed elettronica, oggi queste criticità sul fronte printing ce le siamo lasciate alle spalle”, ha dichiarato Enrico Barboglio, segretario di AssoIT. “Il cambiamento dello scenario investirà anche il mondo delle vendite indirette, che rappresenta oltre il 78% del valore generato nel 2022 – ha affermato Massimo Pizzocri, vice presidente di AssoIT e amministratore delegato di Epson Italia. Il dato non è destinato a modificarsi nel breve e medio termine, ma dovrà aumentare la capacità del canale di offrire una gestione documentale completa, dalla generazione all’archiviazione, adeguando le competenze anche con il supporto dei vendor di riferimento”.

Massimo Pizzocri, vice presidente di AssoIT e amministratore delegato di Epson Italia


I temi proposti da AssoIT nel rapporto pubblicato quest’anno sono invece quelli della ‘Sostenibilità ambientale e dell’economia circolare’, che però investono non da oggi questa industria a livello globale e AssoIT e i suoi associati in Italia. Due best practice su tutte: la percentuale di riutilizzo dei materiali che compongono una stampante grazie alle attuali metodologie e tecnologie di riciclo si avvicina ormai a tassi tra il 90% e il 95%, a seconda dei costruttori e dei modelli; per quanto riguarda invece il nostro Paese la percentuale di riciclo delle cartucce e delle taniche esauste è del 97%. Ma bisogna fare di più sul fronte: del consumo energetico delle stampanti (già calato del 46,2% rispetto ai modelli di 10 anni fa); della riduzione dell’anidride carbonica e del consumo di acqua. Un tema importante di nuova frontiera sarà poi quello del ‘replacement’ del vecchio parco macchine, soprattutto in situazioni di presenza di un installato multivendor, mentre anche l’utilizzo di ricambi e consumabili originali – argomento che rientra nel tema ‘qualità certificata’ -porta dei benefici anche sul fronte dell’impatto ambientale. E anche aumentare la consapevolezza su questo ultimo punto da parte di aziende e consumatori finali, sarà uno degli impegni che AssoIT continuerà a portare avanti.


Ruggero Vota

Con una solida formazione informatica e dopo un’esperienza triennale in software house, nel 1986 inizia l’attività giornalistica su riviste del settore ICT, mensili e settimanali. Dal 2012 è Caporedattore delle riviste ICT di Soi...

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