L’evoluzione di Axitea per la sicurezza… ma non solo

“Il 98% delle aziende ha già adottato soluzioni di sicurezza fisica mentre nel caso della protezione degli asset digitali tale percentuale arriva al 100%. Il problema è che queste realtà non sempre sono realmente al sicuro in quanto l’elemento fondamentale è di fatto la gestione.” Così Marco Bavazzano, CEO di Axitea (nella foto), commenta i dati di una ricerca svolta con la collaborazione di NetConsulting su 503 organizzazioni di varie dimensioni del Centro Nord.

“Faccio un esempio che mette in difficoltà anche noi. Una delle soluzioni avanzate per effettuare l’analisi e correlazione degli eventi di sicurezza IT è il SIEM. Si tratta di una piattaforma adottata anche on premise da diverse aziende, di dimensioni variabili, ma che ha regole di correlazione standard aggiornate sì ma  comunque non con una costanza sufficiente. Ecco che abbiamo del personale dedicato a un loro sviluppo autonomo elaborando le informazioni di threat intelligence. In sostanza è necessaria la messa a punto quotidiana della macchina con persone dedicate e seguendo determinate metodologie. E questo vale per tutte le soluzioni di sicurezza logica dall’antivirus in su.”

Proseguendo con i dati della ricerca, è emerso che il 13% delle aziende intervistate prevede un aumento degli investimenti in sicurezza fisica entro il 2025. “È una percentuale che ritengo possa crescere a fronte della disponibilità (e consapevolezza su) di tecnologie innovative come per esempio la video analisi basata su AI che permette una gestione che non ha paragoni in termini di efficacia rispetto a quelle di generazione precedente”, aggiunge Bavazzano. Ecco che Axitea ha accelerato per un cambio di paradigma, con nel maggio 2022 il lancio di un servizio di video sorveglianza basato appunto su AI che oggi riguarda oltre 5.000 telecamere monitorate. Nell’aprile di quest’anno è stato invece attivato un servizio di ‘video ronda’ che ha già circa 150 clienti attivi.

“Ad oggi è l’unico servizio al mondo di questo tipo offerto in modalità SaaS direttamente da un security provider, utilizzando l’infrastruttura già presente presso il cliente a differenza della video sorveglianza. Nel dettaglio, anziché prevedere un monitoraggio continuo si creano delle finestre di controllo. I dati sono raccolti e analizzati presso il nostro SOC. Si tratta di un’alternativa ai pattugliamenti ispettivi delle guardie giurate e in tal senso ci stiamo organizzando per la migrazione dai servizi tradizionali verso un’organizzazione della rete di intervento sempre più efficace, mantenendo le stesse risorse. In caso di allarme le pattuglie disponibili interverranno solo nella certezza che sta avvenendo un evento pericoloso. Stiamo inoltre lavorando a una futura raccolta e integrazione di informazioni da altri sistemi come per esempio i droni a terra”, precisa Bavazzano.

Evoluzione delle piattaforme

Axitea si sta trasformando in una ‘tech security company’ ritenendo che l’impiego delle tecnologie possa garantire dei livelli di sicurezza non paragonabili a quelli prodotti dai modelli tradizionali. “Siamo focalizzati sull’offerta di soluzioni personalizzate per la protezione di asset fisici e digitali. Personalizzati perché abbiamo realizzato internamente alcune piattaforme di servizio. Di fatto, prima utilizzavamo solo soluzioni commerciali e l’elemento di differenziazione potevano essere gli SLA, i tempi di risposta, il livello di caring… Ecco che grazie a piattaforme proprietarie possiamo andare incontro a specifici requisiti dei clienti a livello operativo, di funzionalità, e così via. Si tratta di un elemento di efficacia straordinaria perché un servizio su misura giustifica un investimento maggiore da parte del cliente”, precisa Bavazzano.

Il percorso intrapreso da Axitea ha previsto un allargamento verso una gestione dei rischi operativi che non contempli solo l’intrusione fisica o informatica. Il riferimento è a temi specifici come la gestione dei rifiuti, la catena del freddo e alcuni manifatturieri. “Ci siamo dedicati anche alla gestione di eventi ‘near real time’ significativi per favorire l’ottimizzazione di alcuni processi operativi. Sui rifiuti, per esempio, dove già ci occupavamo della sicurezza delle flotte, ora abbiamo introdotto una soluzione per la gestione ottimizzata di tutto il processo di raccolta. Abbiamo integrato sensori aggiuntivi per conoscere in tempo reale non solo il percorso del camion ma – anche grazie alla misurazione del peso – quanto e quale rifiuto è stato introdotto, prevedendo i tempi di arrivo presso la sede di scarico così come quante persone sono necessarie alla ricezione, su quale piazzola  scaricare e altro ancora.”

Un ruolo esteso

Ricapitolando il SOC di Axitea non è più solamente dedicato alla gestione di eventi di sicurezza ma anche di tutto quanto è significativo per l’ottimizzazione dei processi in termini di efficienza, eliminazione del rischio e altro ancora. “Stiamo inoltre approfondendo le conoscenze su alcuni vertical industriali in cui la tecnologia IoT sta prendendo sempre più piede. Un esempio è il monitoraggio delle temperature degli altoforni per avere informazioni tempestive al superamento di determinate soglie. Ecco che, in generale, emerge l’importanza di combinare le competenze di sicurezza con quelle di processo. E valutiamo operazioni di M&A per acquisirne di ulteriori su questo fronte.”

Per raccontare la storia di Axitea dal 2014 al 2024, ossia da quando Bavazzano ha avviato il percorso di rinnovamento dell’azienda, il manager italiano ha anche scritto un libro. “Si intitola Il caso Axitea: l’incredibile storia del cambio di rotta di un’azienda.  Abbiamo realizzato un turnover di una realtà in crisi finanziaria, cambiando modello di business e creando prospettive di crescita lavorando sulle persone”, conclude Bavazzano.