SonicWall: “La cybersecurity deve essere per tutti”

Da sempre focalizzata sul mercato delle PMI con un’organizzazione commerciale 100% canale, l’azienda oggi lancia un messaggio forte: “Non si può prescindere da intelligenza artificiale e machine learning per contrastare le sempre crescenti minacce informatiche”. E queste innovazioni saranno presto disponibili in nuove soluzioni accessibili anche alle più piccole imprese.

Portare le innovazioni più importanti del mercato della cybersecurity anche alle PMI. Da quando è nata, oltre 30 anni fa, SonicWall ha al centro questa missione che oggi vede una nuova fase di rilancio spinta dal President & CEO Bob VanKirk alla guida della società da circa un anno, dopo aver ricoperto il ruolo di Chief Revenue Officer di SonicWall nei precedenti sei anni. Abbiamo rivolto qualche domanda a Bob VanKirk in occasione di un incontro realizzato presso l’Università di Pisa.

Come mai oggi Bob VanKirk, CEO di SoniWall, è a Pisa?

Oggi siamo molto contenti di essere qui ad annunciare la firma di una nuova collaborazione con l’Università di Pisa nell’ambito di una partnership che dura da ormai da ben dieci anni. Nel concreto realizzeremo insieme un ‘Solution Center’ all’interno dell’Università di Pisa, ossia uno spazio che è molto di più di un laboratorio di testing dei prodotti, perchè sarà anche un luogo di incontro per condividere l’innovazione e quindi organizzare executive briefing, iniziative di formazione e altre attività per studiare e mostrare all’opera le nostre soluzioni. Sarà l’unica struttura di SonicWall attiva in modo permanente realizzata al di fuori dei nostri uffici.

In questo spazio inviteremo partner e clienti a conoscere le ultime novità in termini di funzionalità e prodotti, ma anche per esplorare insieme gli scenari della cybersecurity, come ho avuto l’opportunità di fare in questi giorni nei quali mi sono confrontato direttamente con il Rettore dell’Università, il Presidente del Sistema Informatico dell’Ateneo, altri dirigenti e un centinaio di studenti. È stato un confronto molto interessante anche per la visione critica che è emersa da questi interlocutori nei confronti dell’offerta in generale delle soluzioni di cybersecurity, e dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito cybersecurity. I feedback che in questi anni abbiamo ricevuto dall’Università di Pisa sono sempre stati molto utili: ci hanno infatti aiutato a configurare le giuste soluzioni per il mercato, e sono sicuro che saranno altrettanto utili i suggerimenti che arriveranno dalle nuove attività che svilupperemo insieme da oggi in poi.

Quali sono i trend delle minacce informatiche emersi in questo 2023?

Gli attacchi continuano a crescere. Nella prima metà dell’anno sono aumentati del 21%, rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, e ormai il volume registrato parla di miliardi di tentativi di intrusione. Il ransomware continua ad aumentare, così come il malware, mentre il cryptojacking, ossia l’utilizzo abusivo dall’esterno delle risorse informatiche, di un’azienda o di un privato, per estrarre criptovalute, è addirittura esploso registrando un +399% e 332 milioni di incidenti nei primi sei mesi dell’anno.

Ma al di là di questi volumi significativi quello che notiamo è che oggi i cyber criminali decidono di cambiare velocemente le loro tattiche di attacco seguendo le opportunità che identificano nella loro potenziale vittima attraverso il social engineering.

Come si posiziona oggi SonicWall nel mercato della cybersecurity?

Oggi non si può essere un player di riferimento di questo mercato se non si mettono in campo capacità sempre attive con una logica 24x7x365. Siamo focalizzati nel mantenere il nostro ruolo di leadership in determinati settori continuando a mettere in sicurezza imprese di tutte le dimensioni con un particolare focus sulle piccole e medie imprese, le Università e le realtà delle Pubbliche amministrazioni locali e centrali a livello globale in oltre 250 Paesi nel mondo. In questi ambiti continuiamo a innovare mantenendoci sempre in ascolto continuo dei clienti e dei partner, cercando di capire dove possiamo portare nuovo valore aggiunto e arricchire la nostra offerta. Alle persone di SonicWall dico sempre: “Dobbiamo ascoltare di più e parlare di meno”. Studiamo con molta attenzione gli attacchi e cerchiamo con tutti i nostri sforzi di mantenerci un passo avanti rispetto ai cyber criminali.

Quali sono i fattori chiave che distinguono SonicWall dai competitor?

Siamo molto orgogliosi della nostra storia iniziata 32 anni fa, in tutto questo tempo abbiamo sempre registrato tutti i tentativi di attacchi subiti dai nostri clienti e oggi abbiamo centinaia di TB che analizziamo costantemente. Le nostre soluzioni nascono quindi in coerenza con questa importante base storica di informazioni. Inoltre, SonicWall non fornisce solo prodotti di alto livello, ma operiamo affinchè il ROI delle nostre soluzioni sia sempre il migliore del mercato per fare in modo che le soluzioni più avanzate possano essere accessibili anche dagli home office e come detto anche dalle Università e dalle diverse Pubbliche Amministrazioni.

Ci sono delle novità nel vostro approccio alla cybersecurity?

Grazie allo studio continuo delle evoluzioni delle minacce, SonicWall oggi fornisce i livelli di sicurezza più elevati per contrastare gli attacchi che sono pronti ad aggredire i sistemi delle aziende e dei singoli utenti.

Il vero punto chiave oggi è riuscire a bloccare gli attacchi prima che questi entrino dalle porte di ingresso principali dei sistemi aziendali, se si fallisce a questo livello allora l’attacco ha avuto successo perchè l’azienda è in una posizione di svantaggio. Per questo oggi con volumi di attacchi crescenti caratterizzati, come abbiamo visto, da numeri molto elevati, la sicurezza non può più quindi scattare solo nella fase di remediation, che rimane comunque fondamentale. Oggi dobbiamo intervenire per tornare a rendere sicure le organizzazioni in modo preventivo. È necessario quindi ripensare a come ci si protegge dall’esterno, questo è il vero punto critico.

L’intelligenza artificiale è la carta fondamentale per agire in questo senso, ma il punto oggi è come utilizzarla al meglio per essere al tempo stesso più efficaci e più convenienti.

Quali sono le vostre strategie sul fronte MDR/XDR?

In questo ambito il tema è come noi interveniamo insieme ai nostri oltre 17.000 partner di canale attivi nel mondo per elevare il livello di sicurezza. Ho già accennato al fatto che gli attacchi devono essere bloccati alle porte di ingresso principali dei sistemi aziendali prima che entrino, ma se qualcuno entra il punto diventa come fermiamo l’attacco il prima possibile.

XDR/MDR abilitando i servizi SOC migliorano la postura di sicurezza dei clienti e questo oggi può essere reso disponibile con un’offerta di soluzioni Software as a Service.

Il mondo si sta spostando sempre di più verso il cloud e la nostra posizione è che si può sicuramente continuare a lavorare con un ambiente on premise oppure iniziare parzialmente a spostarsi in cloud, oppure anche decider di essere cloud al 100%. In tutti questi casi SonicWall supporta la flessibilità di scelta dei clienti, e fornisce lo stesso livello di sicurezza in tutti gli ambienti ibridi, e nessuno verrà mai da noi forzato a compiere un passo verso il cloud che non è nei suoi piani.

Come SonicWall intende differenziarsi nell’offerta di soluzioni MDR/XDR?

Non abbiamo scelto come altri competitor la strada di portare su questo mercato soltanto una parte del canale. Tutti i nostri partner saranno coinvolti e la nuova offerta sarà semplicemente un’estensione delle capacità dei servizi che già i partner forniscono al mercato. Una componente fondamentale sarà inoltre l’intelligenza artificiale che utilizzeremo per mettere in campo delle avanzate soluzioni di automazione che devono essere sempre le più convenienti.

Molte piccole e medie imprese non hanno a disposizione degli staff di cybersecurity consistenti e quindi l’aspetto dell’automazione è un fattore chiave per essere presenti con successo in questo mercato.

E invece per quanto riguarda SASE?

Allo stesso modo permetteremo a tutti i nostri partner di distribuire attraverso il cloud questi nuovi servizi. Da oltre 30 anni abbiamo un business realizzato al 100% con il canale e questo per noi vuol dire anche che tutti i nostri partner devono poter accedere a tutte le nuove opportunità che si aprono grazie alle innovazioni che emergono nel tempo. Per SonicWall è sempre stato così e anche questo è un tratto distintivo della nostra azione.

Ha citato più volte l’intelligenza artificiale, come viene utilizzata da SonicWall?

A oggi SonicWall gestisce un installato di oltre 1,1 milioni di sensori. Questi inviano continuamente informazioni sul traffico che li attraversa ed è così che nei primi sei mesi di quest’anno da questa ‘rete’ abbiamo rilevato oltre 100 milioni di attacchi ogni giorno. Non si può più gestire questa massa di minacce senza l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e del machine learning: analizzando tutta questa massa di dati, abbiamo scoperto 200.000 attacchi mai visti prima. Ogni volta che viene identificato un nuovo attacco inviamo molto velocemente gli aggiornamenti relativi a tutti gli oltre 1,1 milioni di sensori che teniamo sottocontrollo.

Oltre a questo, naturalmente oggi stiamo guardando all’AI generativa per capire come possiamo comunicare meglio con i partner e con i clienti finali, per esempio per risolvere rapidamente i problemi che emergono quotidianamente o per capire come impostare nuove attività di marketing legate ai nostri prodotti.

Avete delle novità per i partner?

Come detto, siamo da sempre 100% canale e lavoriamo perchè i nostri partner abbiano successo perchè da questo dipende anche il nostro successo. La principale novità che per ora abbiamo introdotto in Nord America, e presto seguirà in Europa e in tutti gli altri Paesi, è un nuovo programma di canale che permetterà ai partner di avere più successo poichè potranno avvantaggiarsi rispetto ai competitor offrendo prezzi migliori e saranno supportati al meglio nel loro business.

Luca Taglioretti, VP EMEA South & MSSP Programs SonicWall e Bob VanKirk, President & CEO SonicWall

Per fare il punto sul mercato italiano abbiamo rivolto qualche domanda anche a Luca Taglioretti, VP EMEA South & MSSP Programs SonicWall.

Quali sono le opportunità di crescita per i partner italiani di SonicWall?

Come sappiamo le piccole e medie aziende sono i soggetti che guidano il mercato Italiano e SonicWall ha sicuramente un posizionamento di primaria importanza in questo segmento per le soluzioni di sicurezza. Il costo totale di possesso, ossia il TCO, dei nostri prodotti è il migliore che oggi si trova sul mercato.

Sappiamo bene però che i clienti delle PMI non guardano solo al TCO, ma soprattutto al livello di protezione che viene garantito dalla rete che si raccoglie intorno a SonicWall e ai suoi 17.000 partner attivi in tutto il mondo.

I clienti PMI non hanno competenze interne sufficienti sul fronte della sicurezza o comunque hanno molte difficoltà a reperirle direttamente sul mercato. La crescita che stiamo pianificando volta a incrementare le capacità dei nostri partner darà al nostro canale delle importanti nuove opportunità per aumentare il loro business.

Cosa si devono aspettare i partner italiani di SonicWall?

Tutti i partner a livello globale avranno a disposizione nuove soluzioni che abiliteranno nuove capacità di intervento per proteggere insieme a SonicWall i clienti anche dalle minacce più avanzate. Ci stiamo focalizzando molto sul tema dei servizi di sicurezza gestiti per rendere più semplici i processi caratteristici di questa attività, e questo è un tema che oggi interessa non solo il mercato delle PMI ma anche quello enterprise.

Il nostro nuovo Solution Provider Program ha come obiettivo quello di aiutare i partner a identificare le soluzioni giuste per difendere al meglio i clienti dalle nuove minacce e per avere il migliore costo di possesso. Ma il costo quando si parla di sicurezza non può però essere l’unico parametro di valutazione, quello che serve è invece valutare bene cosa è realmente necessario per far continuare a correre in modo protetto il proprio business.

Se gli MSP e MSSP possono ridurre i loro costi di gestione grazie all’automazione allora possono assicurare migliori servizi al prezzo più corretto per continuare a essere competitivi.

Come sta andando questo 2023 per SonicWall in Italia e cosa vi aspettate per il 2024?

Continuiamo a crescere perchè nel periodo precedente, quello della pandemia, siamo stati tra i pochi vendor di sicurezza in grado di distribuire le proprie soluzioni, non abbiamo avuto alcun problema di disponibilità e non abbiamo riversato gli aumenti dei costi della componentistica elettronica su partner e clienti.

Le nuove soluzioni che arriveranno presto ci aiuteranno nel nuovo anno a focalizzare dei mercati che oggi non indirizziamo in modo efficace. I nostri partner potranno quindi crescere e proteggere meglio i loro clienti. Abbiamo la giusta comunità di partner e il giusto TCO per fare tutto questo.


Ruggero Vota

Con una solida formazione informatica e dopo un’esperienza triennale in software house, nel 1986 inizia l’attività giornalistica su riviste del settore ICT, mensili e settimanali. Dal 2012 è Caporedattore delle riviste ICT di Soi...

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