Microsoft investe sulla formazione di competenze AI in Italia

Microsoft ha annunciato l’avvio in Italia di Microsoft Elevate, iniziativa per fornire a individui e organizzazioni la formazione, gli strumenti e il supporto necessari per prosperare in un’economia guidata dall’AI. Elevate è un programma globale in cui Microsoft investirà 4 miliardi di dollari in 5 anni in donazioni e tecnologia, per fornire le competenze AI richieste dal mercato a 20 milioni di persone in tutto il mondo. In Italia, Microsoft Elevate si propone di mettere a disposizione opportunità di formazione di competenze AI per oltre 400.000 persone nei prossimi due anni.
L’84,7% delle aziende e delle persone in Italia usa l’AI generativa
L’annuncio è stato dato a Cernobbio, all’annuale Forum di TEHA Group, con cui Microsoft ha presentato, in partnership anche con Avanade, il primo report dell’AI Skills 4 Agents Observatory, una piattaforma permanente per mappare, comprendere e rafforzare le competenze di AI agentica.
“Il progetto nasce dalla volontà condivisa di generare impatto concreto sul sistema Paese, attraverso una collaborazione strategica con Microsoft Italia e The European House – Ambrosetti. In Avanade, fare ciò che conta davvero significa mettere la tecnologia al servizio delle imprese, delle persone e dei territori, contribuendo allo sviluppo delle competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro. La nostra presenza in Italia e in Europa ci consente di accompagnare le organizzazioni in percorsi di trasformazione sostenibile, valorizzando le specificità locali e abilitando modelli operativi più agili, inclusivi e competitivi”, ha spiegato Paolino Montanino, General Manager, Avanade Italia.
Secondo le stime della prima edizione dell’AI Skills 4 Agents Observatory, il livello di adozione complessivo di soluzioni di AI generativa tra le aziende italiane a livello di singoli individui, team o dell’intera organizzazione ha registrato un incremento del 66,1% nell’ultimo anno, passando dal 51% nel 2023 all’84,7% nel 2024. Efficienza e produttività, assistenza al cliente e ottimizzazione dei processi di progettazione sono segnalati come i 3 principali vantaggi dell’utilizzo dell’AI generativa in azienda.
AI agentica in Italia, adozione a rilento ma potenzialità enormi
Passando all’AI agentica, nonostante l’interesse crescente, la diffusione di queste tecnologie procede a un ritmo più contenuto. In Italia solo il 2,3% delle imprese dichiara di utilizzare tecnologie di AI agentica (contro il 4,2% di media europea) con un tasso di crescita intorno al 13,9% (media europea 40,1%). Questi dati confermano una minore reattività del mercato italiano verso l’adozione di tecnologie agentiche, probabilmente legata alla percezione di maggiore complessità tecnica e organizzativa.
Per contro, il report calcola che un’adozione pervasiva dell’AI in tutte le sue declinazioni potrebbe generare un incremento annuale del PIL nazionale fino al 17,9%, un valore pari a 336 miliardi di euro annui.
Il report sottolinea inoltre come l’AI agentica si configuri sempre di più come una leva tecnologica potenzialmente decisiva per il rilancio della competitività del sistema produttivo italiano. L’adozione di soluzioni agentiche, migliorando i processi decisionali e l’efficienza operativa e occupandosi delle attività a basso valore aggiunto, può incrementare la produttività, da sempre fragilità strutturale del nostro Paese. I mercati verticali che secondo il report possono trarre i benefici maggiori sono Commercio, Industria Manifatturiera, PA, Servizi Professionali, Servizi Finanziari, e Settore ICT.
AI agentica, 7 aziende su 10 segnalano carenza di know-how
Tuttavia, per cogliere questa straordinaria opportunità e generare valore strategico è necessario colmare un significativo divario di competenze. L’Osservatorio evidenzia che solo il 46% degli Italiani possiede competenze digitali di base e il 67% delle aziende italiane segnala una carenza di know-how adeguato per implementare soluzioni di AI. Percentuale che sale al 70% quando si restringe il campo all’utilizzo degli agenti AI. Questo disallineamento tra domanda e offerta di professionalità qualificate rischia di diventare un freno strutturale per la competitività del Paese.
Per superare questa barriera, è fondamentale investire in programmi mirati di formazione, ed è qui che si inserisce Microsoft Elevate,
“È fondamentale che il tessuto produttivo italiano, composto in gran parte da piccole e medie imprese, possa accedere a tecnologie e competenze per evitare nuovi divari digitali. Per questo investiamo in iniziative come Microsoft Elevate, un programma con l’obiettivo di garantire che l’AI sia accessibile a tutti. L’Italia ha tutte le carte in regola per essere protagonista dell’AI economy: un patrimonio culturale unico, una tradizione di eccellenza artigianale e industriale, e un tessuto imprenditoriale dinamico. L’AI può diventare il motore di una nuova stagione di crescita”, ha commentato Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia (nella foto)
Microsoft Elevate in Italia, le prime partnership
In Italia, come accennato, Microsoft Elevate si propone di formare 400.000 persone in 2 anni, lavorando con partner e istituzioni locali. Rappresenta un’evoluzione del percorso già avviato un anno fa con l’AI National Skills Initiative, progetto che ha già raggiunto oltre 700.000 persone tra professionisti, docenti, studenti e rappresentanti della pubblica amministrazione.
Per dare vita a Elevate, a Cernobbio Microsoft ha annunciato una serie di nuove partnership nei settori dell’istruzione, del non-profit e delle associazioni.
1. Istruzione. In collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, Microsoft avvia percorsi di formazione per gli insegnanti, con una particolare attenzione ai contesti svantaggiati, per integrare l’AI nella didattica e nel lavoro quotidiano, attraverso una rete di oltre 30 hub formativi nelle scuole di tutto il Paese.
2. Terzo Settore. Insieme a Fondazione Cariplo e Fondo per la Repubblica Digitale, Microsoft annuncia un programma formativo ad-hoc sull’AI per il Terzo Settore a due livelli (“AI Enthusiast” e “AI Evangelist”), che fornirà le competenze necessarie per applicare l’AI nelle proprie operazioni quotidiane, ottimizzando le attività e supportando al meglio i loro beneficiari.
3. Forza lavoro: per rispondere alla crescente domanda di competenze AI nel mercato del lavoro, Microsoft lancia l’AI Skills Alliance, un’alleanza di organizzazioni unite per supportare i lavoratori nella transizione verso la nuova economia. L’AI Skills Alliance offrirà un percorso di skilling su tre livelli:
Conoscenza: un ciclo di cinque webinar teorici, da ottobre a gennaio, su temi fondamentali come AI Generativa, Sicurezza, Produttività e Uso Responsabile dell’AI.
Utilizzo: opportunità pratiche di apprendimento attraverso hackathon e workshop.
Adozione: accesso privilegiato al programma di adozione dell’AI L.A.B. e promozione di opportunità di finanziamento per le organizzazioni che intendono sviluppare soluzioni di intelligenza artificiale.
All’AI Skills Alliance hanno già aderito Formaper – Azienda della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, la Provincia Autonoma di Bolzano, Confapi e Unimatica, Confesercenti, Anitec-Assinform e la divisione Confindustria Dispositivi Medici, che metteranno a disposizione di tutte le imprese e organizzazioni associate opportunità formative insieme a Microsoft Italia e i partner tecnici (Fast Lane, PCSNET, Lodestar, Var Group).
Anche l’Assessorato allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia si è reso disponibile ad appoggiare l’Alleanza al fine di supportare le imprese e i lavoratori lombardi nella transizione verso l’AI economy.
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