HiRef, innovatori con lo sguardo al futuro

Nata nel 2001 nella culla delle competenze dell’Università degli Studi di Padova, HiRef è un’azienda dalla storia solida e ambiziosa. Una storia caratterizza da una crescita costante e ininterrotta, sostenuta da una vision fortemente innovativa e orientata alla sostenibilità nel settore HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning). Proprio la qualità della sua vision, combinata con uno spiccato spirito imprenditoriale e investimenti mirati in ricerca e sviluppo, ha portato HiRef a distinguersi, diventando un solido punto di riferimento per l’intero mercato.
“La storia di HiRef è contrassegnata da un percorso di sviluppo continuo e progressivo, che ha registrato una forte accelerazione negli ultimi anni. Un’evoluzione che ha visto crescere l’azienda non solo come realtà a sé stante, con la sua sede a Tribano (in provincia di Padova), ma anche come capofila di un gruppo di imprese operanti, a vario titolo, nel perimetro dell’HVAC. Un ecosistema economicamente e strategicamente sviluppato da HiRef, ma caratterizzato da massima autonomia operativa delle otto realtà italiane e quattro straniere che lo compongono” afferma Alberto Salmistraro, Chief Executive Officer di HiRef, sottolineando come questo modello abbia permesso di diversificare l’offerta, coprire settori contigui e sviluppare contemporaneamente una forte verticalità delle competenze.
Performance economiche ed espansione internazionale
L’anno 2024 si è chiuso per HiRef con un fatturato record di oltre 74 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al 2023, anno in cui l’azienda aveva già registrato un balzo in avanti superiore al 30%.
La suddivisione del fatturato vede un 60% generato all’estero e il restante 40% nel mercato nazionale. L’internazionalizzazione, infatti, rappresenta da sempre un’importante leva di crescita per HiRef, che ad oggi vanta una solida presenza nei mercati Emea e latino-americano, con presidi stabili anche in Sud Africa e in India.
Proprio l’India costituisce la più recente e significativa tappa nel suo percorso estero: qui, accanto alla sede commerciale, sarà operativa a partire da settembre 2025 anche la prima unità produttiva collocata al di fuori dai confini italiani. Un passo strategico che permetterà di servire direttamente un mercato IT in fortissima espansione, superando le criticità logistiche legate al trasporto di macchinari complessi.
Positivo anche il risultato aggregato, che nel 2024 ha visto superare i 117 milioni di euro: un dato solido, trainato soprattutto dalla capogruppo HiRef.

Specializzazione e innovazione al centro della visione
Senza dubbio il cuore pulsante dell’azienda risiede nel reparto R&D, interamente localizzato in Italia, a Tribano, dove l’innovazione è alimentata da un dialogo costante con clienti, università e partner tecnologici. Un dialogo che punta a offrire al mercato soluzioni HVAC sempre più efficienti e sostenibili, calate su ogni più specifica esigenza.
“Il nostro reparto R&D è costantemente al lavoro per portare sul mercato un’offerta in grado di indirizzare al meglio le esigenze dei nostri due principali mercati di riferimento, quello IT e quello industriale. Due ambiti con driver d’investimento profondamente diversi. Nel primo, la domanda di soluzioni HVAC è, infatti, trainata soprattutto dalla digitalizzazione, dalla crescente richiesta di potenza di calcolo e dalla inarrestabile espansione dei data center, uno sviluppo sostenuto dalle esigenze elaborative legate all’intelligenza artificiale. In questo contesto, le soluzioni HiRef servono tutti gli interlocutori, dagli hyperscaler alle telco fino ai data center aziendali di ogni dimensione, dagli edge data center alle strutture enterprise. In ambito industriale la richiesta di soluzioni HVAC si lega, invece, soprattutto a esigenze di decarbonizzazione. Oggi in questi contesti le aziende cercano, infatti, soluzioni capaci di aiutare a ridurre l’impatto ambientale, sia per ragioni normative che etiche” spiega Salmistraro, ricordando come a disposizione di queste realtà HiRef non metta solo soluzioni come le pompe di calore in sostituzione dei classici bruciatori e delle caldaie tradizionali, ma anche sistemi in grado di aiutare le aziende sotto l’aspetto del recupero energetico, elemento distintivo della sua proposizione.
Per quanto riguarda i trend di sviluppo, sono due le direttrici di marcia che oggi caratterizzano il lavoro del reparto R&D, una a breve termine e una di lungo respiro. “A breve termine, il reparto si sta concentrando sull’adeguamento delle soluzioni esistenti ai nuovi refrigeranti a basso GWP (Global Warming Potential) in collaborazione con diversi fornitori di componenti. A lungo termine, sta lavorando, invece, con università e centri di ricerca per partecipare a progetti europei orientati alla decarbonizzazione e all’innovazione tecnologica” puntualizza il Chief Executive Officer, portando l’esempio concreto della ricerca sulle pompe di calore ad alta temperatura per l’industria con l’obiettivo di sostituire completamente le fonti fossili.
Diversa la sfida in ambito IT, dove si sta puntando ad adottare refrigeranti naturali o a basso GWP, compatibili con ambienti ad alta densità elettrica come i data center.
HiRef, tra unicità aziendali e benefici offerti ai clienti
A distinguere HiRef sul mercato sono soprattutto tre caratteristiche, che offrono benefici chiave ai clienti. Il primo è la sua capacità di costruire soluzioni su misura, evitando il classico approccio a catalogo.
“Questa capacità di personalizzazione parte dall’analisi delle esigenze del cliente e arriva a una progettazione condivisa, con tempi di risposta ridotti grazie a un modello flessibile e reattivo” puntualizza Salmistraro, che evidenzia un secondo importante elemento distintivo di HiRef: la sua capacità di sintesi tecnologica. L’azienda, infatti, non produce materia prima, ma integra soluzioni, adottando il meglio delle tecnologie disponibili. Il tutto a garanzia della qualità dei diversi sistemi offerti.
Nel tempo HiRef ha sviluppato, inoltre, una rete di imprese complementari, che permette di fornire soluzioni HVAC a 360°, soprattutto in ambito industriale. Ogni azienda del gruppo è, infatti, altamente specializzata nel suo segmento e la sinergia tra le diverse realtà consente alla capogruppo di proporre sistemi completi, innovativi e fortemente orientati all’efficienza energetica.
La strategia commerciale per una presenza globale
La strategia commerciale di HiRef si struttura su più canali. “In Italia, accanto a una diretta incaricata di interfacciarsi con i clienti dalle dimensioni maggiori, opera un’articolata rete di agenzie cui è delegato tutto il resto del mercato. All’estero il go-to-market è, invece, affidato a filiali e distributori, che consideriamo come veri e propri clienti diretti” spiega Salmistraro, ricordando come l’assistenza tecnica rappresenti un tassello chiave della proposizione di HiRef e punti a soddisfare l’esigenza di un mercato che ai suoi partner chiede un affiancamento immediato e competente non solo in fase progettuale, ma anche post-vendita. Per questo l’attenzione alla formazione del suo canale è da sempre massima.
Tanti i clienti che HiRef conta all’attivo. In Italia, in particolare, l’azienda annovera tra suoi clienti le principali compagnie telefoniche, mentre all’estero l’azienda è stata scelta da un importante team di Formula 1 per le sue soluzioni altamente sostenibili basate su refrigeranti naturali.
Un altro interessante progetto internazionale è quello realizzato per la metropolitana di Copenaghen, in Danimarca, dove HiRef ha vinto una gara pubblica, risolvendo il problema della sicurezza legato all’infiammabilità dei refrigeranti naturali richiesti da capitolato. L’adozione della tecnologia a CO₂ di HiRef ha permesso, così, di installare un impianto non solo sostenibile, ma anche sicuro, superando alcuni pesanti limiti tecnici e normativi.
Gli obiettivi per il 2025, tra espansione produttiva e presidi geografici
Gli obiettivi 2025 fissati da HiRef sono tanti. Alcuni di questi già raggiunti nella prima parte dell’anno. Uno è il raddoppio della sede produttiva italiana, inaugurata lo scorso 29 maggio, l’altro è la fondazione di una nuova azienda, Datadom, incaricata di offrire strutture data center chiavi in mano, quindi preassemblate, integrate e collaudate.
Raggiunto anche l’obiettivo dell’avvio operativo dello stabilimento produttivo in India, il primo al di fuori dell’Italia: una tappa che accompagnerà la crescita numerica e occupazionale dell’azienda per l’indispensabile rafforzamento dell’organico tecnico, fondamentale per gestire la nuova capacità produttiva.
“Per il prossimo anno puntiamo a un’ulteriore espansione geografica dell’azienda e a un maggior presidio del mercato messicano” conclude Salmistraro, confermando ancora una volta la visione aperta al mondo di una realtà che si caratterizza da sempre per la sua grande capacità di ascolto di quelle che sono le vere esigenze del mercato.
La sostenibilità come valore fondante
Per HiRef la sostenibilità rappresenta da sempre un principio guida. Un impegno che nel 2024 ha portato l’azienda a pubblicare volontariamente il primo bilancio di sostenibilità, come esercizio di trasparenza e responsabilità.
Recentemente HiRef ha anche intrapreso il percorso di certificazione per la parità di genere, che si concluderà entro questo autunno: un obiettivo decisamente sfidante in un settore come quello metalmeccanico.
Forte anche l’impegno dell’azienda nei confronti del territorio. HiRef collabora, infatti, attivamente con scuole, ITS e università, aprendo spesso le porte agli studenti per offrire esperienze formative. Ad oggi sono state realizzate 46 tesi di laurea in collaborazione con l’azienda, cui si vanno ad aggiungere numerosi dottorati.
Con l’obiettivo di valorizzare i progetti più innovativi nel settore HVAC, è stato istituito inoltre, in collaborazione con l’Università di Padova e la CUOA Business School, un premio di laurea dedicato al fondatore di HiRef, Mauro Mantovan, prematuramente scomparso tre anni fa.
The Energy Building: il modello HiRef per un’energia che non si spreca
The Energy Building è il nuovo stabilimento HiRef, progettato per essere autosufficiente e altamente efficiente. Dotato di un impianto fotovoltaico da 345 kW e costruito con soluzioni che riducono al minimo il fabbisogno energetico, il suo impatto ambientale è circa la metà rispetto all’edificio precedente.
Ma la vera innovazione è nel riutilizzo dell’energia termica prodotta durante i test di collaudo: il calore generato viene raccolto e reimpiegato in un anello idronico condiviso, che alimenta il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti interni. Quando necessario, pompe di calore compensano il sistema, mantenendolo stabile e performante.
Il risultato è un ecosistema intelligente in cui ogni kWh viene valorizzato: un esempio concreto di Energy Loop District in scala ridotta. Per HiRef, è la conferma di una visione che parte dall’efficienza industriale per arrivare a un futuro energetico condiviso.
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