Infinidat e R1 Group, partnership strategica per soluzioni sostenibili

Attraverso la loro partnership strategica Infinidat e R1 Group offrono un data storage più sostenibile alle aziende. Sfruttando al meglio i modelli di consumo altamente flessibili (pay-as-you-grow) offerti da Infinidat, che consento alle aziende di pagare solo per la capacità di storage utilizzata e di estenderla all’occorrenza, R1 Lease, società di R1 Group dedicata alle soluzioni di noleggio operativo, permetterà ai propri clienti di noleggiare solo la capacità storage di cui necessitano.

Il concetto di noleggio operativo è già di per sé una scelta green, in quanto consente ad aziende e liberi professionisti di risolvere le problematiche relative all’acquisto di prodotti IT ad elevata obsolescenza, pagando per il solo utilizzo del bene e non per entrarne in possesso. Questa è una strategia vincente soprattutto per implementare modelli di business incentrati su un IT Green, che promuovono il riuso e la riparazione. Questo approccio contribuisce non solo a ridurre gli sprechi, ma consente anche di massimizzare l’utilizzo delle risorse e di prolungare il ciclo di vita dei beni, riducendo così la necessità di nuove produzioni e l’impatto ambientale ad esso associato.

Infatti, sebbene la digitalizzazione rappresenti un importante volano anche ai fini dell’efficientamento energetico, non è tuttavia esente dall’impatto ambientale generato non solo nella fase produttiva dei beni, ma anche nella fase esecutiva e di utilizzo, tanto che nel 2025 si stima che il settore digitale immetterà circa l’8,5% della CO₂ prodotta a livello globale.

Infinidat è sempre stata estremamente impegnata nello sviluppo di soluzioni IT Green, concentrandosi sulla riduzione del consumo energetico e delle emissioni di carbonio derivanti dalla progettazione, dall’uso e dallo smaltimento delle proprie soluzioni, con un incredibile risparmio sui costi. E questo accordo con R1 Lease si inserisce perfettamente nella volontà di Infinidat di offrire soluzioni sempre più attente alla salvaguardia ambientale. Sempre con questo obiettivo, lo scorso anno, l’azienda ha istituito un comitato direttivo per garantire la messa in atto di un piano di sostenibilità, in linea con le linee guida ESG. Dopo un’ampia mappatura e analisi dei gap, Infinidat ha consolidato la sua roadmap di sostenibilità, dando vita al primo Infinidat ESG Report.

Il report mostra risultati davvero significativi, in particolar modo in merito alla piattaforma InfiniBox che garantisce un aumento sostanziale della capacità di storage, riducendo il TCO fino al 36% e migliorando del 42% l’impatto dei costi di alimentazione e raffreddamento per PB, oltre a una diminuzione del materiale di riciclo al momento del ritiro del sistema. Infinidat ha, inoltre, recentemente annunciato una serie di novità per le proprie soluzioni di storage enterprise, che mirano proprio a rafforzare il consolidamento dello storage, offrendo una maggiore capacità, nonché prestazioni 2,5 volte superiori ai modelli precedenti, disponibilità garantita al 100% e una migliore cyber storage resilience.

“Favorire l’efficienza energetica impatta positivamente non solo sull’ambiente, ma rappresenta un vero e proprio vantaggio anche per i clienti: una migliore efficienza energetica, infatti, permette di ridurre i costi operativi.  Oggi, gestire i consumi energetici in modo consapevole è un imperativo per le aziende e rappresenta un vantaggio che consentirà loro di far crescere il proprio business in modo sostenibile per il futuro. R1Lease rappresenta per noi il partner ideale perché ci permette di ottimizzare al meglio la nostra offerta e consente alle aziende clienti di accedere in modo ancora più flessibile alla capacità di storage da noi offerta”, ha commentato Giuseppe Coppola, channel manager Italy e cee di Infinidat.

Grazie all’accordo con R1 Lease, l’efficientamento energetico e il consolidamento garantito dalle soluzioni Infinidat possono essere correlati anche all’abbattimento della CO₂ emessa, attraverso la generazione di ecosistemi in aree piantumate, ed il monitoraggio delle stesse con strumenti satellitari e blockchain per il controllo dei dati provenienti dalle aree rigenerate alimentando token non fungibili (NFT), ossia avatar digitali degli alberi in grado di elaborare i dati di stoccaggio della CO₂.

Queste attività impattano positivamente sugli indici Environment, Social and Corporate Governance delle imprese (ESG) consentendo di compensare le immissioni di CO₂ collaterali a qualsiasi attività produttiva, indirizzando inoltre le attività economiche e gli investimenti nel quadro Europeo per il conseguimento della neutralità climatica.

“R1 Lease, ha già avviato diversi progetti al fine di associare la tecnologia a criteri di “responsabilità energetica ed ambientale”. Sappiamo che il percorso da seguire in questo ambito è un cammino iniziato con entusiasmo, ma che va perseguito con determinazione e soprattutto con lavoro di squadra. Il 17esimo obiettivo dell’agenda 2030, quello relativo alle partnership, è la chiave per il raggiungimento della promessa di un futuro sostenibile, attraverso un lavoro anche in ambito IT, strutturato in macrofasi che preveda il coinvolgimento di diverse funzioni aziendali responsabili dei dati e delle informazioni relative agli ambiti della sostenibilità”, ha spiegato Alessia Monteleone, ceo di R1 Lease (nella foto in alto).