Massimo Pistolesi nuovo Country Manager di Veritas Italia
Tra i principali obiettivi ampliare l’ecosistema di qualificati business partner e continuare a sensibilizzare il mercato sul tema della data protection.
Veritas Technologies Italia, società che si occupa di data protection da oltre 30 anni, ha ufficialmente un nuovo Country Manager: è Massimo Pistolesi, entrato in Veritas circa 10 anni fa dopo aver maturato una esperienza altrettanto significativa in Finmeccanica, oggi Leonardo. In Veritas, prima della nomina a Country Manager, Pistolesi si è occupato dapprima dei rapporti con il canale e, in seguito, di tutta l’area Centro-Sud. Ha quindi una conoscenza approfondita del mercato italiano e delle esigenze che esprimono i diversi segmenti, dal mondo enterprise alla pubblica amministrazione sino ad arrivare al mid market. “Vantiamo rapporti consolidati sia con il mondo imprenditoriale che con la pubblica amministrazione, dove siamo tra i pochissimi vendor ad aver siglato una convenzione Consip grazie alla quale qualunque ente pubblico può accedere alle soluzioni Veritas a condizioni prestabilite”, sottolinea Pistolesi. “L’accelerazione digitale che la pandemia ha scatenato ha impattato tutto il comparto IT, inclusa la data protection, come testimonia l’andamento positivo che continuiamo a registrare. Le organizzazioni pubbliche e private sono sempre più consapevoli della necessità di proteggere e governare adeguatamente i propri dati, che ormai rappresentano il loro asset principale, e sono quindi disposte ad avviare progetti di medio-lungo periodo, riconoscendo che la data protection è di fatto un work in progress”.
L’Enterprise Data Services Platform al centro
Cuore dell’offerta Veritas è l’Enterprise Data Services Platform che offre una gamma ampia e articolata di soluzioni e servizi in tutte le aree critiche della data protection: insight analitici, protezione e disponibilità sia on premise che nel cloud. Il punto di partenza è avere una visione completa dell’infrastruttura, tematica indirizzata da Veritas Data Insight. “Il nostro Databerg Report (acronimo che unisce i termini data e iceberg, n.d.r.)”, commenta Pistolesi, “evidenzia come la stragrande maggioranza dei dati rimanga sommersa. Considerato che il costo di 1 Tb di dati è di circa 1.000 dollari all’anno tra archiviazione, manutenzione e gestione, è evidente che fare emergere e gestire adeguatamente i dati sommersi, spesso sconosciuti, consente di razionalizzare e ottimizzare risorse, spazi e consumi energetici. Tra le mie priorità vi è quella di investire per continuare a sensibilizzare il mercato su queste tematiche e aiutare le organizzazioni a superare qualsiasi digital gap, rafforzando nel contempo l’ecosistema di qualificati business partner che ci affianca al fine di raggiungere una platea sempre più ampia”.