SentinelOne punta sull’Italia
Nel nostro Paese dal 2017, la società ottiene risultati positivi e lancia una nuova funzionalità per la sua soluzione di sicurezza degli endpoint e dei server.
“Una tecnologia di intelligenza artificiale statica e comportamentale e una forte componente di automazione. Sono questi i punti di forza della nostra piattaforma”. Nicola Altavilla, country manager Italia e Malta di SentinelOne, società nata in Israele nel 2013, ha presentato con queste parole la soluzione di protezione degli endpoint e dei server proposta dall’azienda. Il software, che integra componenti di protezione, prevenzione, rilevamento e risposta in tempo reale agli attacchi, sta ottenendo riscontri positivi anche in Italia dove SentinelOne è presente dal febbraio del 2017 e in cui ha raggiunto clienti di caratura nazionale e internazionale attivi in tutti i settori verticali, dal finance alla PA, dalle large enterprise alle Università. “Vogliamo continuare a crescere in Italia insieme ai nostri business partner, forti anche di accordi strategici stretti con importanti carrier e system integrator. Accordi cui vogliamo aggiungerne altri”, ha spiegato Altavilla illustrando le caratteristiche della soluzione che, includendo elementi di EDR ed EPP, inserisce SentinelOne in un mercato di forte concorrenza.
La piattaforma
“In questo contesto riusciamo a differenziarci grazie a un software, disponibile onpremise, in cloud e in modalità ibrida, che può coesistere con gli antivirus oppure operare in loro totale sostituzione e non basandosi su signature ma sui comportamenti riesce a bloccare anche gli attacchi file-less e con piena visibilità del traffico SSL”, ha puntualizzato il country manager, evidenziando come questa tipologia di attacchi e i ransomware siano una tendenza crescente. “La nostra piattaforma, che è integrabile in tutti i principali sistemi operativi, opera in maniera autonoma e include la prevenzione proattiva che consente l’isolamento dell’apparato infetto disconnettendolo dalla rete – ha aggiunto. Con la funzione Deep Visibility, che consente l’ispezione del traffico crittografato, si rivela inoltre efficace nella comprensione dei tentativi di phishing”. La società, che con l’offerta Vigilance mette a disposizione dei clienti esperti di sicurezza che forniscono assistenza, ha recentemente lanciato una nuova funzionalità, Active EDR, che consente di effettuare in autonomia e automaticamente una serie di correlazioni per studiare gli attacchi. “Un ulteriore valore aggiunto per una soluzione che permette di effettuare anche il rollback dei sistemi attaccati, permettendo una forensica dello storico utile anche in ottica GDPR”, ha concluso Altavilla. V.V.