Nuove vulnerabilità scoperte grazie al GDPR
L’opinione di Pierfrancesco De Loiro, country manager Italy di Forescout
Il dato sconcertante è che le aziende non hanno ancora una visione globale e aggiornata degli ambienti ICT che utilizzano. Secondo la nostra esperienza la media dei device sconosciuti che ‘emergono’ a fronte di un’attività di assessment è del 25%, una percentuale francamente inaccettabile, tenuto conto che qualunque oggetto connesso a Internet è vulnerabile.
Grazie al GDPR molte aziende sono partite proprio da qui per verificare la propria posizione, prendendo coscienza della gravità della situazione e della necessità di porvi rimedio. Per l’industria della cybersecurity questo ha sicuramente rappresentato un driver significativo che si è riflesso anche sui risultati registrati da Forescout, che nel 2019 in Italia è cresciuta del 35%.
Le nuove sfide anche oltre l’IT
Una delle sfide principali che oggi devono affrontare le aziende è quella di gestire in maniera unificata diversi sistemi operativi interconnessi tra loro, inclusi quelli del mondo delle Operation (OT, Operational Technology), che utilizzano logiche differenti da quelli IT e che nella maggior parte dei casi sono proprietari. Vengono in aiuto le piattaforme come quella resa disponibile da Forescout che consente alle aziende di ottenere un quadro dettagliato e completo dei loro ambienti estesi – campus, data center, cloud, IT, IoT, OT – e di organizzare e automatizzare azioni in grado di ridurre contestualmente i rischi informatici e operativi.
Security processo continuo
L’importante è far comprendere che la security è un processo continuo, che deve essere monitorato e aggiornato costantemente. Fortunatamente, anche a causa dei gravi episodi che sempre più spesso salgono agli onori della cronaca anche in Italia, questa consapevolezza sta crescendo e sono sempre di più le aziende che hanno capito che la sicurezza rappresenta un investimento e si impegnano a trasmettere questo messaggio al proprio interno attraverso attività formative e informative.
Sono tematiche complesse, che richiedono sinergie a tutti i livelli: vendor, operatori di canale, enti governativi e aziende. Non bisogna più parlare di prodotti o delle singole tecnologie, che naturalmente continuano a essere fondamentali, ma di processi di business che vanno protetti sul lungo periodo in base alla loro specificità. Di fatto un approccio consulenziale che Forescout adotta da sempre.
Appuntamento a domani con Andrea Muzzi, technical manager di F-Secure