Actalis e Alleantia per l’identificazione e certificazione fronte IoT
La soluzione congiunta ‘Trusted IoT’ è conforme ai regolamenti nazionali e internazionali.
Actalis (Gruppo Aruba) e Alleantia hanno annunciato il progetto Trusted IoT (T-IoT), una soluzione di livello enterprise dedicata all’identificazione e certificazione a norma di legge dei dati nell’Industria IoT. Conforme ai regolamenti nazionali e internazionali, è studiata per trasferire alle informazioni generate dai sistemi industriali gli stessi livelli di sicurezza, non ripudiabilità e non alterabilità oggi già in uso nello scambio di documenti rilevanti firmati digitalmente e con marca temporale.
“Siamo felici di poter ampliare la nostra offerta con servizi fiduciari dedicati all’industria IoT: l’ingresso in tale comparto, grazie all’integrazione con la piattaforma Alleantia, rappresenta per noi un passo fondamentale per dimostrare che i servizi fiduciari sono talmente flessibili da poter essere utilizzati anche in contesti complessi come quelli dell’industria 4.0. – ha commentato Giorgio Girelli, General Manager di Actalis – “La soluzione Trusted IoT interviene nello scambio di dati fra apparati garantendo la certezza del riconoscimento reciproco dell’identità del mittente (data owner) e del destinatario (data user), certificando le date di creazione, trasmissione e ricezione (time stamp) ed assicurandone l’inalterabilità, l’inoppugnabilità e se necessario la conservazione digitale in cloud sicuro sfruttando elementi di sicurezza a valore legale pienamente conformi alla normativa europea.”
“La collaborazione con Actalis è stata essenziale per studiare una soluzione che desse la possibilità di condividere, gestire ed elaborare i dati in modo sicuro, autenticato e certificato tra diverse organizzazioni, dispositivi e applicazioni – ha commentato Stefano Linari, CEO di Alleantia – Trusted IoT consente una più efficace attuazione dell’interoperabilità fra i diversi Data Space, infrastrutture software di tipo federato che si stanno affermando sui mercati internazionali, rafforzando al contempo l’implementazione delle policy dell’utilizzo dei dati condivisi nel rispetto del mantenimento della loro sovranità e della gestione contrattuale delle regole per il loro accesso e utilizzo.”