Acronis Cyber Protect 16, protezione, ripristino e conformità
La nuova versione della soluzione assicura un ripristino più veloce e semplice dopo incidenti di sicurezza e perdita di dati, garantendo il rispetto delle normative sulla sovranità dei dati.
Il proliferare continuo di minacce informatiche obbliga le aziende ad adottare solide misure di cybersecurity e protezione dei dati, soprattutto nel caso di realtà distribuite o con una forza lavoro remota: due elementi che, assieme all’evoluzione continua delle minacce, contribuiscono a una pericolosa espansione delle superfici di attacco rendendo le organizzazioni molto più vulnerabili.
“Oggi alle aziende serve una soluzione di cyber protection che offra non solo una protezione affidabile, ma anche un ripristino rapido e semplice dopo gli incidenti informatici. Molti settori, come quelli manifatturiero, finanziario, della sanità e della vendita al dettaglio, non possono permettersi interruzioni” afferma Gaidar Magdanurov, Presidente di Acronis (nella foto), introducendo Acronis Cyber Protect 16, l’ultima versione del prodotto di punta del vendor, una soluzione che alla protezione contro le minacce digitali abbina funzionalità di backup e ripristino ora più semplice e veloce dopo gli attacchi o la perdita di dati.
Al centro di questa nuova versione si trova una sinergia di tecnologie avanzate di intelligenza artificiale e machine learning, progettate per rafforzare le difese contro minacce sempre più sofisticate. La piattaforma introduce anche un pannello di controllo centralizzato, andando così a semplificare la gestione dell’IT security su reti distribuite. Proprio questa facilità di gestione, unita alle opzioni di ripristino rapido, garantisce alle organizzazioni la riduzione massima dei tempi di inattività dopo gli attacchi e la capacità di riprendendosi in tempi molto più rapidi. Senza dipendere dall’assistenza IT centralizzata, gli utenti stessi possono avviare con un solo clic le funzionalità di ripristino del proprio endpoint, incluso il ripristino bare-metal di workload fisici. Questa gestione centralizzata con ‘autonomia locale’, combinata all’integrazione con strumenti di terze parti già esistenti, garantisce un ampio supporto a sistemi operativi multigenerazionali e ai team IT aiuta a fornire una visione unificata delle operazioni di backup e ripristino. Questo aspetto favorisce il consolidamento dei fornitori, assicurando contemporaneamente una protezione molto più ampia.
Per la sovranità dei dati
Per quanto riguarda le preoccupazioni legate alla data soverignity, Acronis garantisce poi agli utenti la piena aderenza della piattaforma alle leggi sulla sovranità dei dati grazie all’infrastruttura globale dei suoi data center: un’infrastruttura che alle aziende offre la possibilità di navigare con facilità nella complessa rete delle normative internazionali sui dati. Tutto questo è particolarmente interessante per le organizzazioni multisito che operano in più giurisdizioni, dal momento che con una soluzione unica possono rispettare standard di conformità globali. Si tratta di un elemento particolarmente importante nei settori fortemente regolamentati, soprattutto alla luce della Nis 2. Questa direttiva europea ha introdotto l’anno scorso requisiti minimi per la sicurezza e la resilienza di infrastrutture e dati per uniformare le regole dei diversi Paesi dell’Unione. “Oggi le aziende non sono preparate in materia, non sono consapevoli dei tempi stretti in cui dovranno mettersi in regola e soprattutto delle sanzioni in cui incorreranno se non saranno conformi” osserva Philipp Rösler, ex vice cancelliere tedesco e membro del board di Acronis, fotografando una generalizzata situazione di ritardo in merito alla Nis 2.