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Jamio Community Day 2025, il no-code a servizio della trasformazione digitale

L’evento organizzato da Openwork è stato un’importante occasione per confrontarsi con chi innova ogni giorno grazie anche al valore del no-code e ascoltare storie vere di trasformazione raccontate da clienti di settori chiave

Solo posti in piedi per l’ultima edizione del Jamio Community Day, evento organizzato a fine maggio da Openwork per fare il punto sul tema del ‘no-code’, mettendo al centro sfide, opportunità e buone pratiche. Un appuntamento che attraverso interventi e testimonianze di tanti relatori ha dato concretezza alle promesse dello sviluppo senza codice, approfondendo come tante aziende stiano già utilizzando il no-code per rendere molto più efficienti i propri processi operativi in tempi estremamente rapidi. Un boost di agilità che accelera i percorsi di trasformazione digitale, garantendo non solo soluzioni dal time-to-market ridotti, ma anche dai costi di sviluppo limitati e da un basso livello di rischio tecnico ed economico. Aspetti che vanno a grande beneficio della sperimentazione e dell’innovazione continua.

Un momento della tavola rotonda organizzata in occasione del Jamio Community Day 2025

Ma la rivoluzione del no-code non è solo di carattere tecnologico, è anche culturale. Con il no-code l’innovazione, infatti, non è più esclusiva degli sviluppatori, diventa accessibile a tutte le funzioni aziendali, riducendo la dipendenza dai team IT: una democratizzazione dell’innovazione che rende le organizzazioni molto più inclusive ed efficienti.

A darne testimonianza nel corso del Jamio Community Day sono stati gli utenti stessi, intervenuti per condividere autentiche storie di trasformazione: Sonia Sirocchi, Marketing & Innovation Manager di Amada; Francesco De Martino, Head of Solution Customer di Engie e Giuseppe Martinoli, Amministratore Delegato di Fiduciaria Giardini. Tre realtà di dimensioni e settori molto diversi, accumunati dalla stessa necessità di rendere più agili ed efficienti i propri processi. A loro si sono affiancate le testimonianze di Luca Scrivano, Business Unit Leader di Experis, e Federico Aguzzi, Director – Driver Business Automation Private sector di PwC, che hanno dato voce alle esperienze sul campo di due operatori di mercato con cui Openwork ha in corso da tempo importanti collaborazioni di business.

A inquadrare i trend emergenti del cloud e il ruolo delle piattaforme no-code all’interno dell’attuale scenario di mercato è stato Luca Dozio, dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, mentre Salvatore Basile, Managing Director di Experis -ManpowerGroup ha analizzato le priorità dichiarate dai CIO per il 2025 alla luce di una recente survey condotta dalla stessa Experis.

In chiusura, Salvatore Latronico, Ceo di Openwork, ha tirato le fila su tutti i temi emersi nel corso della mattinata e unito le tante parole chiave dell’evento (efficienza, agilità, democratizzazione, empowerment), raccontando come la roadmap di Jamio Openwork sia strettamente intrecciata con questo filo con l’obiettivo di mettere a disposizione una piattaforma no-code di digitalizzazione dei processi di business sempre più rispondente alle effettive esigenze del mercato.

 

Chi è Openwork

ISV italiano specializzato in tecnologie per lo sviluppo di applicazioni basate su logiche di processo, Openwork mette a disposizione una piattaforma (Jamio Openwork) in grado di consentire a qualsiasi organizzazione di realizzare soluzioni software di classe enterprise senza scrivere codice, modellando con strumenti visuali informazioni, processi e regole di business. L’intuizione innovativa alla base della tecnologia Openwork è un approccio originale denominato no-code, grazie al quale l’utente è in grado di aggiungere valore e partecipare concretamente alla costruzione delle applicazioni software di cui ha bisogno, senza l’utilizzo dei linguaggi di programmazione. L’approccio grafico e intuitivo consente, attraverso l’uso di un’unica piattaforma, di governare persone, dati, documenti, processi ed eventi, seguendo le evoluzioni del business in modo rapido e registrando notevoli riduzioni di tempi e costi.

no-code, processi di business, trasformazione digitale


Giornalista professionista, dal 1993 scrive di tecnologie ICT analizzando l’impatto dell’innovazione sul business di tutti gli attori in gioco: dai vendor tecnologici agli utenti, passando per gli operatori di cana...