DKC acquisisce il 100% di Sati Italia
Gian Luca Marchi Boschini, già membro del Consiglio di Amministrazione di DKC, ha assunto la guida di Sati Italia, affiancato dal direttore generale Giuseppe Chiarlo e dal CFO Roberto Tassone.
Un nuovo passo verso l’integrazione tecnologica e il rafforzamento nel settore della canalizzazione metallica: questa la direzione intrapresa dal Gruppo DKC – specializzato nella progettazione e realizzazione di soluzioni per il settore elettrotecnico e l'automazione industriale – con l’acquisizione del 100% delle quote azionarie di Sati Italia, Sati Tunisia e di Procan, siglata lo scorso 26 febbraio 2021.
Gian Luca Marchi Boschini, già membro del Consiglio di Amministrazione di DKC, ha assunto la guida di Sati Italia, affiancato dal direttore generale Giuseppe Chiarlo e dal CFO Roberto Tassone.
L’accordo
Un accordo nato già alla fine dello scorso anno con l’ingresso nel capitale sociale di queste società, con lo scopo di mettere in sinergia professionalità, know-how e presidio del territorio e rispondere alle esigenze del mercato con soluzioni altamente competitive e performanti, grazie a un servizio sempre più puntuale e soluzioni tailor made. Sati Italia, dalla sua sede di Rivoli (Torino) e con 4 filiali operative dislocate sul territorio nazionale, propone dagli anni ‘60 un’ampia offerta per il settore dell’impiantistica elettrica industriale, con una importante specializzazione nei sistemi di canalizzazione metallica porta cavi. Dal 2007, la fondazione di Sati Tunisia ha portato a un ulteriore sviluppo nel mercato nordafricano.
Gli obiettivi
DKC ha dato seguito alla sua vocazione di crescita e sviluppo trasversale inglobando nel proprio Gruppo realtà che possano garantire una costante implementazione della propria offerta, grazie a una gamma di prodotti e soluzioni all’avanguardia frutto di un’attenta analisi delle evoluzioni del mercato e delle prospettive ad esso connesse.
“Creare sinergia di competenze e know-how è una strategia che caratterizza da sempre il nostro Gruppo – ha sottolineato Gian Luca Marchi Boschini. L’ingresso in DKC di Sati Italia, unitamente alle connesse Sati Tunisia e Procan, è stato siglato in un’ottica di continuità operativa attraverso la forte e consolidata esperienza di Sati nell’ambito dell’impiantistica elettrica. Con questa nuova partnership – ha aggiunto – possiamo dunque definirci a tutti gli effetti come il più grande Gruppo italiano sul mercato della canalizzazione metallica, con soluzioni tecnologiche e di servizio di altissimo livello”.
La storia
Il ruolo da protagonista di DKC sul mercato è stato raggiunto in oltre 20 anni di attività supportati da una forte vocazione imprenditoriale. Dagli esordi nel 1998, con il primo stabilimento a Tver (Russia) per la produzione di tubi corrugati da parte di un management italiano, DKC è arrivata in Italia nel 2008, in piena crisi economica nazionale, scommettendo sul mercato locale con l’apertura di DKC Europe e attuando una fortunata politica di acquisizioni che ha portato all’integrazione di importanti realtà del settore, consolidandosi progressivamente e generando fiducia nel tessuto economico del Paese. Ne sono altresì conferma gli investimenti strategici sempre più rivolti all’innovazione, le attività di Ricerca & Sviluppo e l’acquisizione di RGM nel novembre 2019, azienda specializzata nella realizzazione di sistemi di conversione di potenza.
I numeri
L’acquisizione di Sati Italia è conferma ed evoluzione allo stesso tempo di un processo di espansione e di consolidamento con la filiera del materiale elettrico, incentrato su integrazione e sviluppo industriale in un mercato che richiede partnership sempre più integrate e performanti. “Con questa acquisizione si pone fine ad una turbativa di mercato che dura da anni e rafforza la collaborazione di DKC con i distributori di materiale elettrico che da sempre la contraddistingue”, ha sottolinea la società in una nota.
Oggi DKC è uno dei più forti gruppi del settore, con un fatturato consolidato 2020 di USD 440 milioni, con oltre USD 90 milioni di investimenti negli ultimi tre anni; 40 tra stabilimenti e magazzini nel mondo e 22 sedi in 8 nazioni, di cui 14 in Italia, e oltre 3.700 dipendenti nel mondo, mentre DKC Europe – la divisione operativa in Italia – ha ottenuto nel 2019 un posto di prestigio nelle Top 100 Eccellenze Italiane del settore manifatturiero.