Red Hat cambia il suo Partner Program nell’era dell’AI
Flessibilità, semplificazione e trasparenza al centro, con l’importanza dell’ecosistema. La collaborazione con Microsoft.
Quest’anno Red Hat ha aggiornato il suo programma dedicato ai partner. Ecco che in un recente incontro con la stampa Gampiero Cannavò (nella foto sopra), MED Ecosystem Leader della società, ha contestualizzato le novità in uno scenario di mercato che vede le aziende indirizzarsi verso il cloud computing (+21,5% le previsioni di IDC per il giro di faari di quest’anno in Europa) per ottenere più efficienza e un’ottimizzazione dei costi, ma anche migliorare l’efficienza operativa e la produttività delle persone in un contesto in cui la diffusione dell’on premise è tuttavia ancora elevata.
“Ci troviamo in un momento di nuova evoluzione alla quale contribuisce anche l’intelligenza artificiale. Ecco che il nuovo partner program mette al centro lo sviluppo di nuove competenze su questo fronte che richiede risorse dedicate ma anche un ecosistema interconnesso dove viene favorita l’integrazione tra i vari player.”
Ma veniamo quindi al nuovo programma che parte dal concetto di partner engagement experience per crescere insieme e sviluppare un business congiunto, dando quindi priorità all’ecosistema per produrre valore per i clienti. “Siamo sempre più partner centrici e l’obiettivo è di favorire coerenza, trasparenza e flessibilità. Offrendo un’esperienza globale unificata (in passato c’erano programmi per diverse tipologie di partner) e rendendo i partner sempre più auto sufficienti e l’ecosistema più scalabile.” Tre quindi i pilastri di questa trasformazione che Red Hat riassume così:
Un programma per i partner standardizzato a livello globale che funge da base per effettuare transazioni in modo più semplice e trasparente, guidato da un quadro di servizi su più livelli, coerente e basato sull’impegno, la competenza e le prestazioni di ciascun partner.
Incentivi semplificati e applicabili a tutti i tipi di partner, per contribuire a costruire e accelerare le loro pipeline commerciali.
Esperienza digitale migliorata per offrire strumenti unificati e accessibilità alle risorse critiche tramite Red Hat Partner Connect.
Per saperne di più è disponibile il portale aggiornato a questo link con informazioni anche sui nuovi moduli Resell, Distribution e Sell With.
Nel corso dell’incontro è stato inoltre ribadito il ruolo di hyperscaler di riferimento di Microsoft Azure. In particolare Roberto Filipelli (nella foto sopra), Azure Go To Market Director Italy di Microsoft, ha illustrato il successo della partnership con Red Hat,.“È una collaborazione nata nel 2015 e sono tantissimi i clienti che usano OpenShift in Azure per beneficiare di tutte le funzionalità del cloud e che si affidano al nostro marketplace per approvvigionarsi del software Red Hat. È un punto sicuro ma anche comodo, nascondendo le complessità dietro le quinte.” Relativamente al tema AI, Filipelli ha quindi aggiunto che tutte le aziende oggi stanno producendo un proprio copilot calato all’interno del rispettivo software. “Ecco che vengono in aiuto piattaforme come OpenShift che permettono di semplificare l’adozione dei modelli e il loro inserimento nell’applicazione enterprise. Noi parliamo in particolare della piattaforma ARO (Azure Red Hat OpenShift).”