Le prospettive del printing secondo ASSOIT
Il calo del valore di mercato registrato nel 2020 può essere recuperato anche grazie allo sviluppo di servizi innovativi rivolti alla ‘nuova normalità’.
A conclusione dell’anno marcato dal Covid-19 sicuramente difficile per il mondo del printing, ASSOIT l’associazione che raccoglie tutti i fornitori del settore propone uno studio che guarda oltre ai dati economici per dare una prima indicazione di strategia per il rilancio del business lanciando diversi messaggi di ottimismo. Complessivamente il 2020 si è chiuso con un calo del valore di mercato in Italia del 10,8%, ma l’andamento meno negativo degli ultimi mesi dell’anno proiettato al 2021 e al 2022 fa dire all’associazione che il mercato tornerà presto a crescere: del 5% il prossimo anno e del 2% in quello successivo. “Ma questo è quello che dicono i numeri, lo spazio per recuperare valore è molto più ampio perché ora si apre la sfida dei nuovi servizi che tutti gli operatori del settore, vendor e canale, devono prepararsi a cogliere”, ha dichiarato Santino Canegrati, presidente di ASSOIT e fino a dicembre 2020 vicepresident & managing director di HP Italy.
La situazione generale
Il calo dei volumi di stampa è stato pesante, ma deve essere letto nella sua completezza guardando ai due ambienti: ufficio e casa. Se infatti nelle sedi aziendali chiuse nei mesi più pesanti del lockdown si è arrivato anche a un -80%, come ad aprile; parallelamente chi è stato obbligato a lavorare a casa ha comunque stampato e infatti nello stesso mese più duro del lockdown, i volumi domestici sono aumentati del 60%. Siamo sicuramente lontani da un recupero totale, ma certo lo smart working non scomparirà del tutto. “Con la fine della pandemia non scomparirà nel nulla il lavoro da casa e invece gli uffici torneranno a popolarsi. È in questa ‘nuova normalità’ ibrida che l’offerta deve iniziare a imparare a muoversi” ha affermato Enrico Barboglio, segretario generale di ASSOIT. La ricerca mette inoltre in risalto alcuni importanti cambiamenti nelle abitudini delle persone: “Abbiamo visto, per esempio, che i giovani obbligati a stare a casa si sono avvicinati al mondo della stampa; cosa inimmaginabile prima del Covid”, specifica Barboglio. In questo nuovo scenario, il ‘costo copia’, parametro principe che definisce la distribuzione di valore tra vendor e operatori del canale, seppur entrato in forte crisi, a detta di ASSOIT rimarrà un punto di riferimento importante. “A questo si devono aggiungere i nuovi business che il canale può fare operando con un approccio più vasto – conclude Canegrati – fornendo sistemi sia per l’ufficio che per la casa legati da un unico contratto di assistenza e portando anche negli ambiti domestici le capacità di risolvere problemi di sicurezza e privacy tipici del printing d’ufficio”.