Le direttrici di HPE passano per AI e cloud ibrido
Tra infrastrutture e soluzioni tecnologiche affianca le aziende nella modernizzazione dei processi.
Negli ultimi mesi il focus di HPE si è concentrato su alcune aree strategiche fondamentali per il futuro dell’innovazione tecnologica: l’intelligenza artificiale (AI) (e le infrastrutture a suo supporto) e l’evoluzione delle soluzioni hybrid cloud. Tali ambiti sono strettamente legati e rispondono a necessità sempre più urgenti nel contesto dell’industria digitale globale. È questo il messaggio iniziale che Claudio Bassoli (al centro nella foto), presidente e amministratore delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia, ha lanciato nel corso di un recente incontro con la stampa approfondendo ciascuna area, a partire dall’intelligenza artificiale, e riassumendo alcuni temi e annunci degli eventi Discover di Las Vegas e Barcellona.
“Quello dell’AI è un campo che sta evolvendo rapidamente e che ha il potenziale di trasformare radicalmente il panorama tecnologico. Il nostro impegno in questo settore ha portato a un ampliamento significativo dell’offerta di infrastrutture ad essa dedicate, con un focus particolare sulle applicazioni di super calcolo richieste dalle moderne soluzioni generative e dai modelli LLM”. L’idea è che l’adozione di queste infrastrutture, in particolare da parte di realtà di grande dimensione, abbia avuto un impatto significativo sul mercato. Con le soluzioni proposte da HPE progettate per offrire un’efficienza elevata nella gestione dei carichi di lavoro e nella scalabilità.
Il secondo elemento di rilievo riguarda la capacità di implementare a livello globale queste soluzioni infrastrutturali avanzate. Un caso significativo è quello di Eni, con il primo supercalcolatore (HPC6) a livello europeo in termini di potenza nonché quinto al mondo (HPE ha anche contribuito ai primi tre a livello globale). Di fatto la realizzazione di queste infrastrutture non è semplice richiedendo competenze specifiche, un ecosistema tecnologico adatto e la capacità di gestire in modo efficiente grandi potenze di calcolo, che come si è detto sono essenziali per le applicazioni di AI.
Tecnologia e collaborazione
“Il nostro impegno è stato quello di semplificare il più possibile le soluzioni, affinché possano essere facilmente adottate da aziende di tutte le dimensioni”, ha commentato Bassoli aggiungendo poi un altro tassello, ossia quello delle alleanze industriali, fortemente ampliate negli ultimi anni, e che mettono al centro la complementarietà delle rispettive offerte. In particolare, Bassoli ha affermato l’importanza della collaborazione con aziende come NVIDIA e Deloitte, permettendo di integrare l’AI nelle realtà aziendali in modo efficace, rispondendo in maniera mirata alle esigenze specifiche di ciascun cliente. “Deloitte, ad esempio, si occupa di analizzare l’impatto dell’AI sui processi aziendali e sul ritorno sugli investimenti (ROI). Questo è un aspetto cruciale. Comprendere come i processi debbano essere adattati è fondamentale per sfruttarne al meglio le potenzialità e ottenere i migliori risultati.”
Passando allo scenario hybrid cloud Bassoli ha spiegato che la visione sviluppata si fonda su una comprensione chiara del mondo digitale futuro. “Da un lato, esistono le soluzioni on-premise tradizionali e, dall’altro, il cloud pubblico. Tuttavia, c’è una terza via, una via ibrida che combina il meglio di entrambe le soluzioni: l’hybrid cloud. Qui si inserisce GreenLake, un portafoglio di soluzioni as-a-service che offre una vasta gamma di tecnologie e si adatta perfettamente alle necessità specifiche dei clienti. Negli ultimi due anni si è ampliato non solo dal punto di vista dell’offerta, ma anche della presenza sul mercato.”
Tra le novità l’introduzione della famiglia altamente specializzata Alletra Storage MP 10000. “Questa tipologia di storage è modulare e scalabile, adattandosi a quelle realtà aziendali che necessitano di elevate performance in contesti di lavoro complessi e in continua evoluzione”, ha sottolineato Bassoli citando poi le le soluzioni di sovranità dei dati HPE Private Cloud che rispondono a esigenze sempre più urgenti in un contesto globale in cui privacy e sicurezza delle informazioni sono cruciali, considerata ad esempio l’introduzione del Data Act e dell’AI Act a livello europeo. Senza dimenticare la virtualizzazione con VM Essentials e, tornando al tema infrastrutture, il punto chiave della sostenibilità. Ecco che HPE ha centinaia di brevetti sulle tecnologie di raffreddamento a liquido di tutti i componenti (memorie, networking GPU…) 100% diretto e fanless.
Differenza e partner
“Quello del cooling a liquido è un aspetto che ci differenzia (applicato ad esempio al supercomputer El Capitan e verrà portato anche su soluzioni più standard) e che è fondamentale considerate le prospettive legate alla sempre più frequente adozione dell’intelligenza artificiale”, ha spiegato Mauro Colombo (a sinistra nella foto), technology & innovation sales director di HPE, aggiungendo inoltre che la prevista acquisizione di Juniper amplificherà ulteriormente le soluzioni di AI applicata alle reti anche fronte connettività geografica e quindi non solo su WiFi e data center. E infine la collaborazione con i partner spiegata da Paolo Delgrosso (a destra nella foto), channel, alliance, oem & sp sales director manager di HPE . “Sull’intelligenza artificiale abbiamo selezionato un numero ristrettissimo di partner con cui – all’interno dell’iniziativa Vantage – stiamo valutando quale ‘stream’ sviluppare insieme. In tal senso cofinanziamo la parte di sviluppo relativa all’AI. È un programma figlio di quello nato qualche anno fa che prevedeva ad esempio la sponsorizzazione di chi voleva abbinare dei progetti di servizio all’interno di Green Lake.”