Kubernetes può essere la panacea di tutti i mali? Segui il VMworld per scoprirlo
L’evento digitale si terrà i prossimi 6 e 7 ottobre. Alcuni spunti direttamente da VMware.
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Il VMworld, in programma il 6 e 7 ottobre prossimi in modalità digitale, è dei più grandi eventi IT a livello mondiale, in cui i vertici di VMware condividono i nuovi trend tecnologici e raccontano come le organizzazioni possano implementarle per trarne vantaggio nel loro percorso di digitalizzazione. Quest’anno ci saranno più di 600 sessioni, da quelle di scenario a quelle più tecniche. Gli hands on lab offriranno l’opportunità di provare direttamente le soluzioni, immergendosi nelle ultime tecnologie VMware e con la possibilità di partecipare anche a workshop interattivi. Durante il VMworld sarà possibile conoscere le ultime novità su come distribuire app, proteggerle e gestire cloud in qualsiasi ambiente e supportare senza problemi un'area di lavoro ovunque.
Fra le novità, ci saranno anche importanti annunci legati a Kubernetes, che per molti sembra essere diventato la soluzione a tutti i problemi dell’IT. La tecnologia dei container una volta era il dominio degli sviluppatori. Ora il controllo sta passando alle operations IT e Kubernetes ha acquistato una rilevanza senza precedenti. Secondo il rapporto The State of Kubernetes 2020 di VMware, anche se siamo all’inizio dell'adozione nelle grandi Aziende – più della metà degli intervistati (57%) gestisce meno di 10 cluster Kubernetes e il 60% esegue meno della metà dei carichi di lavoro containerizzati su Kubernetes – il trend è in forte crescita. Anche la spesa per i container è in aumento, con un’azienda su quattro che ora stanzia più di 250.000 dollari all'anno per queste tecnologie.
È importante che i team IT non si precipitino ad adottare Kubernetes pensando ingenuamente che sia l'unica soluzione per ottenere agilità, migliorare la Customer experience e portare innovazione. Definire i risultati di business prima di investire tempo, energia e denaro è l'approccio migliore per massimizzare gli investimenti e guardare a certi strumenti e sistemi esistenti che riducono la complessità piuttosto che saltare su questa o quella soluzione.
Naturalmente, la tecnologia Kubernetes ha anche i suoi benefici. Le aziende possono diventare più efficienti nell'uso dell'IT e ottenere risultati migliori, più velocemente, dai cicli di vita dello sviluppo. Produrranno un software migliore perché potranno basarsi su una maggiore automazione e standardizzazione. Le organizzazioni potranno poi usare il software per esplorare nuove opportunità di business, sperimentare i modi migliori per trarre profitto da nuove idee ed evolvere di conseguenza.
Le piattaforme cloud native come Tanzu Application Service e Tanzu Kubernetes Grid realizzano opzioni self-service per i team di sviluppo e standardizzano il modo in cui l'infrastruttura viene creata e gestita. Questo non solo rimuove una quantità enorme di lavoro manuale che richiede tempo, ma porta anche a una migliore resilienza e sicurezza della produzione, perché gli sviluppatori possono seguire un percorso stabilito ed è più difficile deviare dalle best practice. I principali benefici di Kubertenes? Un migliore utilizzo delle risorse (56%) e cicli di sviluppo del software più brevi (53%). E il beneficio impatta anche le operations.