Il 2022 del social media marketing
Trend e previsioni per un nuovo anno carico di novità, cambiamenti e aspettative.
Non è mai facile fare previsioni, tanto meno oggi in vista del 2022, dopo due anni come quelli appena trascorsi. Abbiamo assistito a numerosi cambiamenti, alcuni temporanei e altri destinati a durare e consolidarsi nel temo. Hootsuite, la piattaforma oggi più sviluppata per gestire la propria presenza sui social media in modo integrato e misurabile, ha intervistato recentemente oltre 18.000 persone, tra cui esperti e addetti ai lavori, per comprendere più nel dettaglio ciò che dovremmo aspettarci nel prossimo anno, affinché le aziende possano sviluppare una adeguata strategia online.
Il Social Trends Report 2022 illustra e approfondisce ogni trend individuato, suggerendo raccomandazioni su come si dovrebbe agire per prepararsi in tempo. Illustreremo di seguito i principali risultati dell’indagine, ma per coloro che sono interessati ad approfondire, è anche possibile scaricare il rapporto completo direttamente dal sito di Hootsuite. Come dicevamo, lo studio si basa sulle interviste condotte coinvolgendo oltre 18.000 professionisti del marketing, quali specialisti del settore, imprese e partner. La ricerca è stata completata integrando i risultati con i dati provenienti da The Harvard Business Review, Mckinsey, Deloitte, Edelman, eMarketer, Forrester, Globalwebindex, The CMO Survey, e altri ancora.
L’indagine, che viene condotta da Hootsuite annualmente, relativamente ai social media per il 2022 ha identificato cinque trend principali in altrettanti ambiti da presidiare attentamente:
– Brand strategy;
– Social advertising;
– ROI;
– Social commerce;
– Customer care.
Brand strategy
Finalmente i marchi conquisteranno la community giusta (grazie anche all’aiuto dei content creator). Le comunità digitali stanno diventando sempre più importanti e centrali nella vita e nell’identità dei consumatori e i content creator risultano essere la chiave per accedervi. Il 77% delle persone intervistato per uno studio svolto congiuntamente da Facebook e NYU Governance Lab ha indicato che il gruppo più importante di cui fanno parte è una community online: appassionati di biciclette, giocatori di videogame, o qualsiasi altra passione abbiano, il gruppo con cui condividerla è un gruppo digitale. Per i giovani, la ‘vita digitale’ è più importante della vita offline. In questi gruppi gli utenti si considerano dei creatori di contenuti. Ecco quindi che le aziende che sapranno costruire la giusta relazione con i creatori di contenuti, conquisteranno un nuovo pubblico, guadagnandone la fiducia e realizzando un capitale culturale utile per lo sviluppo del proprio brand.
Social advertising
La qualità della creatività destinata ai social dovrà crescere per catturare l’attenzione dei consumatori. I consumatori che frequentano i social media network pretendono dai marchi una qualità creativa maggiore rispetto a quella sviluppata per altri media e premiano coloro che sono in grado di offrirla. Ecco perché gli specialisti di marketing dovranno non solo investire di più, come già dichiarano di avere in programma, ma dovranno impegnarsi per realizzare advertising di qualità, con l’obiettivo di creare esperienze uniche e distintive per ogni diversa tipologia di social network. I consumatori vogliono dai propri brand divertimento.
ROI
I social media lavorano silenziosamente anche al di fuori dei reparti marketing. I responsabili del business delle aziende si sono resi conto del valore dei social media e per questa ragione guardano con interesse ai programmi di advocacy dedicati ai dipendenti. Vogliono imparare a padroneggiare le tecniche di ‘social listening’ utilizzate per raccogliere i dati dei consumatori e ottenere il tipo di impatto positivo che hanno visto nel marketing, anche all’interno delle proprie organizzazioni.
Social commerce
Il social network saranno il cuore dell’esperienza di acquisto post-pandemia. Il lock down ha fatto evolvere l’ecommerce di dieci anni in tre mesi. Prima della pandemia il social commerce era solo un esperimento per poche aziende desiderose di provare nuove strade. Nello spazio di una notte è però cambiato tutto, costringendo i consumatori e riversarsi online per ottenere generi di prima necessità prima acquistati nei negozi fisici. L’era del social commerce è ormai in pieno sviluppo e l’occasione non può essere persa. Da una parte le piccole imprese e le medie realtà commerciali stanno cercando un equilibrio fra canale online e canale fisico; dall’altra le grandi aziende stanno sperimentando tutti i limiti dello shopping online. Ricordiamo che le generazioni più giovani usano per ricercare brand e prodotti più i social network che i motori di ricerca: il 53.2% contro il 51.3% (fonte: Hootsuite e We Are Social, Digital 2021).
Customer care
Gli esperti di marketing sono destinati a salvare i brand dall’apocalisse a cui è destinato il servizio clienti. Tra blocco delle forniture e carenza di personale, molte aziende rischiano nel 2022 una battuta di arresto. Parallelamente cresce sui social network la domanda da parte dei clienti di servizi di assistenza e i social network sono chiamati in prima linea nella gestione della crisi. Grazie alla loro esperienza, i social media manager sono oggi nella posizione ideale per guidare le loro aziende lungo il percorso di trasformazione richiesto ai servizi clienti. Molte aziende non sono infatti pronte a gestire il servizio clienti sui canali social in ottica omnichannel.