Dossier 5G, puntata 1: Determinante l’apporto dell’edge computing e del cloud

Il 5G è la prima architettura Tlc nata nell’era del cloud, completamente software-defined e in grado di offrire, oltre che significativi miglioramenti di larghezza di banda, anche nuove performance in termini di bassa latenza e alto numero di apparati collegabili per cella. Fondamentali quindi appaiono le integrazioni delle tecnologie 5G con il cloud e l’edge computing.

Investire nel 5G senza perdere tempo. È questo che operatori dell’offerta e player della domanda dovranno fare nel corso del corrente anno per fare risalire il mercato delle Tlc, i primi, e per mantenersi competitivi, i secondi, ovvero le aziende. Occorre essere rapidi perché il 5G promette di essere un formidabile tool nelle mani delle aziende, in particolare negli ambienti di fabbrica, per migliorare la produttività del lavoro e poi perché altri Paesi, segnatamente la Cina, stanno procedendo speditamente su questa strada.
Il mercato italiano del 5G è ancora nella fase embrionale, con una filiera in costruzione, anche se sono stati fatti importanti passi avanti nel 2021 rispetto al 2020. In primo luogo, è aumentata la copertura, che oggi è pari a una decina di punti percentuali in 5G Non Standalone, ossia quella basata su frequenze medie, e al 95% della popolazione servita in Dynamic Spectrum Sharing utilizzando quindi, in gran parte, le frequenze 4G. Per il 5G Standalone ‘puro’, quello basato sulla core network 5G, la strada appare invece ancora lunga. È la filiera dell’Ict a trainare lo sviluppo dei progetti 5G in Italia.
“Fino al 2020 l’attenzione del mercato era concentrata sulle sperimentazioni per testare l’efficacia della tecnologia, mentre ora il focus è sull’identificazione di esigenze concrete che già oggi possono essere soddisfatte con l’attuale livello di sviluppo delle reti 5G – sottolinea Marta Valsecchi, Direttore dell’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano. Tali soluzioni consentono di ottenere già i primi benefici e potranno poi evolvere per valorizzare le caratteristiche distintive della nuova infrastruttura di rete, che consentiranno di ‘fare un salto di qualità’ nei servizi offerti e nei risultati ottenibili”. Inoltre è cresciuta la conoscenza delle caratteristiche del 5G da parte delle aziende: il 30% ha un livello di conoscenza almeno buono, contro il 24% del 2020, soltanto il 27% non la conosce affatto (era il 48% lo scorso anno).

La rivalutazione dell’edge computing

In questa prima putata ci si sofferma in particolare su due aspetti che caratterizzano la corsa del 5G e in buona misura ne accompagneranno la crescita: l’edge computing e il cloud.
Con l’edge computing, cioè l’elaborazione dei dati che avviene ai margini di una rete, il pendolo dell’informatica torna a spostare prepotentemente la potenza di elaborazione verso la periferia della rete, abilitando applicazioni fino a ieri impensabili, appunto come quelle basate sull’impiego di tecnologie 5G. L‘edge computing, come noto, permette una pre-elaborazione dei dati effettuata con le stesse tecnologie del cloud in grado di fornire risposte immediate e trasferire successivamente al cloud un set ridotto di dati per ulteriori elaborazioni. In primo luogo, l’edge computing viene applicato a situazioni in cui è importante avere una latenza molto bassa e in cui l’elaborazione deve avvenire dove si svolgono le operation, come e forse soprattutto nelle fabbriche.
L’edge computing industriale deve però fronteggiare numerose difficoltà legate all’eterogeneità dei macchinari, dei controllori di processo e dei loro svariati protocolli di comunicazione, ma anche a reti non progettate per rispondere ai moderni criteri di sicurezza. Tutto ciò rende complessa l’implementazione e lo sviluppo di applicazioni o dashboard. Nell’ambito del cosiddetto industrial edge stanno emergendo le prime soluzioni di alcuni vendor, e presto seguiranno quelle di altri, che semplificano tutto ciò, permettendo di raccogliere dati in modo sicuro da macchinari diversi e utilizzare applicazioni pronte all’uso presenti in un marketplace, oppure svilupparne di nuove grazie al supporto dei più comuni linguaggi di programmazione e a una vivace comunità open source. Il miglioramento della comunicazione tra IT e OT, e in alcuni casi la formazione di gruppi IT-OT ibridi, può eliminare le ridondanze e stimolare nuove iniziative creative. I fornitori di cloud hyperscale (Amazon, Google e Microsoft segnatamente) stanno molto dandosi da fare per estendere le loro offerte per supportare questa tecnologia.
In questo senso si incrociano i destini dell’industrial edge con il cloud. C’è chi sostiene che cloud computing e 5G costituiscono i pilastri del processo di trasformazione digitale, la cui importanza è ampiamente riconosciuta anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I fornitori di servizi cloud fungono da abilitatori delle reti 5G, valorizzando e diffondendo i benefici a esse connessi. Le realtà industriali operative in ambito cloud computing hanno dinanzi la sfida di rendere le imprese sempre più digitalizzate e offrire nuove esperienze ai propri clienti in termini di servizi innovativi.

La intersezione con il cloud

Il cloud ha dimostrato di essere il fattore determinante per abilitare innovazione su scala globale. È il posto dove si può sperimentare e fallire rapidamente, contenendo i costi del fallimento, ma allo stesso tempo è il posto dove un’idea innovativa può diventare un successo globale in tempi rapidissimi. Basti pensare a realtà come Netflix, Uber, AirB&B, Booking.com che hanno reinventato interamente i propri business avendo idee brillanti che il cloud ha consentito di far diventare realtà in tempi rapidissimi. Il cloud ha dimostrato, in questi casi, di essere il fattore determinante per abilitare la trasformazione digitale nel mondo produttivo, rendendo possibile livelli di automazione e di fruizione dei dati altrimenti inimmaginabili. Il tutto con elevati livelli di sicurezza, affidabilità, agilità e flessibilità. L’intersezione del cloud con il 5G abiliterà sempre di più nuovi scenari che rivoluzioneranno le attività in settori strategici, da un punto di vista economico, come il manifatturiero e la logistica. Ancora, cloud e 5G schiudono una serie di opportunità nella mobilità per consentire una guida intelligente, una migliore sicurezza stradale, sistemi di controllo del traffico e non solo. Oggi siamo al ‘Day 1’ di quello che cloud e 5G possono apportare al mondo pubblico e al tessuto economico-produttivo in termini di efficienza e crescita, anche in linea con gli obiettivi e le priorità del Pnrr.
Il 5G è la prima architettura Tlc nata nell’era del cloud, completamente software-defined e in grado di offrire, oltre che significativi miglioramenti di larghezza di banda, anche nuove performance in termini di bassa latenza e alto numero di apparati collegabili per cella. Tutto ciò, grazie anche alla convergenza con tecnologie emergenti di artificial intelligence/machine learning e facendo uso di infrastrutture distribuite in architettura edge, renderà possibili nuovi servizi digitali.
Si vocifera che il cloud possa addirittura fagocitare le Tlc. Un caso. L’anno scorso Microsoft ha acquistato Affirmed Networks e Metaswitch, i principali fornitori di software per il nucleo della rete 5G di AT&T. Ora formano una nuova business unit denominata Azure for Operators. Google ha fatto una cosa simile e ha recentemente formato una partnership con l’operatore norvegese Telenor. A novembre AWS ha annunciato una nuova offerta che consente ai clienti di configurare rapidamente reti locali 5G private.

Molti player al nastro di partenza

Alle tecnologie 5G guardano infatti con interesse diverse categorie di soggetti, oltre ai ‘cloudisti’: i fornitori di servizi di TLC, i vendor di apparati ICT, le software house, i grandi dell’OTT (operatori over the top, sempre più start up) e i system integrator di una certa dimensione. Inoltre, secondo alcuni le tecnologie 5G abiliteranno, tra l’altro, il passaggio dagli attuali livelli di produzione statici (Internet of Things) ad ambienti dinamici (Autonomy of Things) e questo aumenterà lo spettro di aziende interessate a coniugare il 5G nelle proprie logiche di business.

Nella prossima puntata…

Nella seconda puntata saranno sviluppati due altri argomenti portanti delle tecnologie 5G: le partnership, come una delle condizioni per la maturità di questo mercato, e le applicazioni. Seppure ancora in una fase embrionale, qualcosa va già profilandosi.


Gian Carlo Lanzetti

Una esperienza di oltre 30 anni nel marketing strategico e come analista di mercato in una grande corporation dell’ICT. Esperienza completata come freelance di lunga data nei settori delle TLC, dell’IT, dell’elettronica, della logistica, delle tecnologie alternative e della finanza. Con una consolidata collaborazione con tutte le principali testate ...

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