Dassault Systèmes: i temi del nuovo anno
Oltre a simulazione e digital twin la società vede nel cloud lo strumento per abbattere le barriere all’ingresso alle applicazioni sofisticate.
Digital twin e simulazione non sono certo dei temi nuovi per un operatore come Dassault Systèmes, la società francese che negli anni è diventata uno dei poli mondiali più importanti per il mondo della progettazione 3d, e che nel tempo ha esteso i suoi interessi oltre i confini dei mondi tradizionali come aerospaziale, costruzioni e meccanica per guardare a tutto il complesso dell’industria 4.0, ma anche all’energia, alle smart city e alle scienze della vita. Un po’ più recente è invece l’interesse per il cloud, entrato nell’offerta già da qualche anno ma ora spinto con molta convizione: “Il cloud abbatte le barriere all’ingresso per tutte quelle soluzioni che richiedono forti investimenti in capacità di elaborazione, come sono per esempio le simulazioni complesse in ambito fluidodinamica, e quindi rendono accessibile determinate capacità a una platea di aziende più vasta fatta anche di piccole e medie imprese – ha dichiarato Gianluca Gonnella, managing director Italia ed EuroMed della società. Inoltre permette di sperimentare e quindi di poter tornare indietro facilmente quando ci si accorge che le cose non stanno andando nel verso giusto”.
Novità e temi per il 2019
La prima novità per il nuovo anno di Dassault Systèmes è arrivata in realtà a fine 2018 con il rilascio di SolidWorks 2019. Con la nuova release sono stati introdotti diversi miglioramenti e nuove funzionalità che permetteranno di dare più efficienza ai processi di sviluppo e a portare più velocemente i progetti alla fase di produzione.
Ma per Gonnella i temi del nuovo anno saranno appunto i digital twin e una nuova concezione di simulazione: “Questa fino a oggi è stata molto legata alla simulazione meccanica, ma oggi si possono simulare molti altri fenomeni dalla fluidodinamica all’acustica passando per l’elettromagnetismo. Non solo oggi la simulazione è arrivata in nuovi settori molto di frontiera. Grazie ai digital twin possiamo controllare e simulare interi veicoli o edifici, ma anche il cuore umano, oppure studiare l’andamento del traffico di un’intera città, come stiamo realizzando a Singapore, intere filiere logistiche e nuovi materiali nati dalla modellazione molecolare in digitale”.
Mai come in questo caso, secondo Dassault Systèmes i confini sono solo nella mente delle persone, che però rispetto al passato hanno una libertà in più: “Le aziende possono progettare cose nuove e simulare il loro andamento in diverse situazioni e quindi correggere il progetto. Mai come oggi sbagliando si impara e con il cloud lo si può fare a costi ridotti”. R.V.