Così Moxoff accelera l’AI

Attraverso la soluzione Tide le organizzazioni possono auto valutarsi e prepare i dati alla base dei rispettivi progetti.

Moxoff è una realtà, parte del Gruppo Zucchetti, nata nel 2010 come spin-off del Politecnico di Milano. Al centro l’idea di introdurre e applicare la matematica ai processi aziendali, ottimizzandoli e generando innovazione. Innovazione che oggi passa dall’intelligenza artificiale, un tema verso il quale – come spiega il CEO David Moscato – l’azienda sente una grande responsabilità. Responsabilità che riguarda i progetti che le organizzazioni possono portare avanti sfruttando l’intelligenza artificiale e per i quali ha lanciato la soluzione Tide comprensiva di processi in ambito Data Assessment e Data Quality, da condurre in autonomia.

David Moscato, CEO di Moxoff

“Oggi le aziende sono inevitabilmente bombardate da messaggi legati all’AI. Noi ci impegniamo a trasmettere sicurezza su questo fronte, affinché le aziende non perdano la battaglia della competitività. Mentre i prodotti si evolvono rapidamente, rimangono alcune difficoltà nell’innovare i processi. Nel frattempo, sta cambiando anche il nostro interlocutore: fino a poco tempo fa, il riferimento principale era la funzione innovazione, presente soprattutto nelle grandi aziende, dove i progetti, dopo il PoC, rischiavano di fermarsi. Oggi, invece, il confronto coinvolge diverse funzioni aziendali, con le decisioni sull’AI che vengono condivise con l’intero management. E sono proprio queste le realtà che stanno registrando le implementazioni più riuscite”, prosegue Moscato.

In tale contesto si inserisce Tide, soluzione frutto del lavoro svolto in questi anni da Moxoff con best practice applicate già in circa 300 progetti basati su AI, forte del lavoro di un team che per il 70% è composto da risorse specializzate nelle discipline Stem. Incidendo, questo l’obiettivo, su tempistiche e costi, ossia alcuni dei freni all’adozione dell’AI. “Stimiamo che il 30% del tempo dedicato all’avvio di un progetto di AI venga speso nella fase preparatoria. Indipendentemente dal livello di maturità digitale delle aziende, ci confrontiamo frequentemente con realtà che non sanno dove si trovano i dati, qual è la loro qualità e come utilizzarli in modo efficace”, sottolinea Moscato.

Andando nel dettaglio, Luigi Simeone, CTO di Moxoff, ha spiegato che “Tide è nato perché nell’arco di dieci anni abbiamo constatato che tutte le aziende si trovano ad affrontare gli stessi problemi, problemi sui quali interveniamo proprio in quella fase preparatoria, evitando così inutili perdite di tempo. Questa fase, infatti, spesso comporta numerosi meeting e tempi morti, per poi rendersi conto che i dati non sono di qualità, generando così inefficienze..”

Luigi Simeone, CTO di Moxoff 

Tide si concentra quindi su due momenti consentendo alle aziende di agire un modo autonomo. Quello conoscitivo (data assessment), che tramite la compilazione di un questionario di circa 130 domande a cui possono rispondere più funzioni, indaga su dati e processi aziendali, producendo un report sul grado di maturità digitale dell’azienda. “Valutando l’infrastruttura tecnologica, lo strumento analizza i processi aziendali e l’utilizzo dei dati, e identifica opportunità e punti critici, sviluppando una roadmap sull’AI.” Quindi si passa alla verifica della qualità dei dati (data quality) esistenti e alla fattibilità di un determinato business case. Qui entra in gioco l’analisi rapida dei dati, con evidenziazione di errori e suggerimenti di possibili soluzioni. “Viene fornito un report dettagliato che evidenzia i punti critici principali mentre il set di dati viene restituito pronto per i progetti di AI. Il tutto tenendo anche conto della conformità alle normative”, prosegue Simeone.

Due le versioni di Tide disponibili anche sull’Azure Marketplace di Microsoft. La Starter e la Enterprise. Entrambe condividono la parte di data assessment (totalmente automatica) e gli use case di base. Sulla seconda, indirizzata alle organizzazioni più grandi, sono invece possibili personalizzazioni con affiancamento anche da parte di Moxoff per adattarsi alle diverse esigenze. Di recente l’azienda ha infine lanciato l’AI Partner Program per aggiungere la vendita tramite canale a quella diretta finora utilizzata.


Paolo Morati

Giornalista professionista, dal 1997 si occupa dell’evoluzione delle tecnologie ICT destinate al mondo delle imprese e di quei trend e sviluppi infrastrutturali e applicativi che impattano sulla trasformazione di modelli e processi di business, e sull'esperienza di utenti e clien...

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