Come dare valore alla ricerca italiana

Nato a giugno del 2018 il Laboratorio Nazionale Artificial Intelligence & Intelligence Systems (Aiis) promosso dal Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (Cini) si pone l’obiettivo di promuovere le eccellenze italiane in Europa e nel mondo, e attirare investimenti.

In Italia già nel 1988 venne fondata l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (https://aixia.it/) con lo scopo di promuovere lo studio e la ricerca in questo settore. Per molto tempo, però, questa disciplina è rimasta all’interno di ambiti accademici circoscritti e spesso autoreferenziali. Oggi, però, la disponibilità di enormi moli di dati provenienti dalle fonti più disparate e una potenza di calcolo sempre maggiore fanno dell’Intelligenza artificiale, nelle sue varie declinazioni, la tecnologia più strategica e dirompente del XXI secolo. Non a caso molti Paesi hanno messo a punto Piani Nazionali tesi a coordinare e stimolare gli investimenti in questo campo, e anche l’Italia ha cominciato a muoversi in questo senso. Lo dimostra la nascita, nell’estate scorsa, del Laboratorio Nazionale Artificial Intelligence & Intelligence Systems (Aiis) promosso dal consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (Cini) che si pone l’obiettivo di creare le basi per un efficace ecosistema italiano dell’intelligenza artificiale, inclusivo di tutte le competenze e votato a evidenziare le eccellenze nazionali per rafforzare il ruolo scientifico e tecnologico dell’Italia in Europa e nel Mondo.

Gli obiettivi sono ambiziosi. Per prima cosa rafforzare la ricerca italiana stabilendo un collegamento con le esperienze scientifiche italiane in tutti i campi dell’IA e dei Sistemi Intelligenti; si intende quindi monitorare la ricerca italiana in questo campo e i progressi nella teoria e nella progettazione di sistemi intelligenti, sia in termini di capacità di ricerca che di trasferimento tecnologico. Si vuole inoltre rafforzare il ruolo dell’Italia nell’ambito delle numerose iniziative europee e internazionali promosse in questo ambito nonché supportare l’industria italiana dell’IT promuovendo il trasferimento tecnologico dalla ricerca al mondo imprenditoriale, facendo da ponte tra due realtà spesso distanti tra loro. Oltre a ciò, il Lab Aiis vuole contribuire a elaborare nuove visioni dell’IA non solo tecnologiche, promuovendo campagne di sensibilizzazione in merito ai rischi legati all’utilizzo di tecnologie IA sulla riservatezza dei dati, sugli aspetti etici e sociali relativi, sui problemi di sicurezza nazionale, compresi gli aspetti dell’uso tecnologico malizioso o dual-use di intelligenza artificiale e monitorare le risorse italiane coinvolgendo i gestori delle risorse HPC disponibili sul territorio nazionale al fine di definire la forza delle infrastrutture italiane.

L’occasione per fare il punto sui primi mesi di attività dell’Aiis è stata la presentazione dei risultati della Ricerca 2018-2019 dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano nel corso della quale è intervenuta Rita Cucchiara, professore ordinario dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, tra i maggiori esperti italiani in Computer Vision e Cognitive Systems, direttore del Laboratorio Aiis e chiamata dal Mise (Ministero per lo Sviluppo Economico) a far parte del team formato da 30 esperti indipendenti che hanno il compito di supportare il governo nella definizione delle linee guida nazionali in tema di IA.

I topics su cui si lavora in Italia

“L’Italia non ha nulla da invidiare ad altri Paesi in termini di ricerca accademica e presentazione di paper scientifici, ma oggi bisogna mettere queste competenze al servizio del Paese e delle industrie del nostro territorio, ed è quello che stiamo facendo”, ha esordito.

I numeri presentati sono confortanti: attualmente i membri aderenti sono 882, mentre sono collegati al Lab Aiis 53 nodi (49 nodi in 46 università e 4 nodi nei centri di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Istituto Italiano di Tecnologie e della Fondazione Bruno Kessler), in pratica i principali centri di eccellenza che studiano e sviluppano applicazioni di IA nel nostro Paese.

I campi di applicazione

Le sfide che il Laboratorio vuole affrontare sono molteplici, e coinvolgono aspetti teorici e metodologici, tecnologici e applicativi. Numerose le aree di ricerca coinvolte. Come mostra il grafico 1, il topic deep and machine learning è il più studiato (da 280 membri e 48 nodi), seguito da data analysis e mining (200 membri e 39 nodi), computer vision (122 membri e 35 nodi), e – via via – human-computer interactrion, decision support systems, knowledge representation, agent-based systems, natural language processing,logic programming, ontologies ed embodied artificial intelligence. Altrettanto variegate le applicazioni su cui università e centri di ricerca stanno lavorando, come mostra il grafico 2. In questo caso IT, mobile e web applications sono al primo posto (129 membri e 37 nodi), seguite da IA for human behaviour understanding (123 membri e 37 nodi), seguiti da auotnomous transports and smart cities, document analysis, media, trading and fintech, industry, medicine and health, cybersecurity, sport analysisi e commerce and analytics. Naturalmente si tratta di elaborazioni non esaustive, costantemente aggiornate e perfezionate.

“La cosa importante – ha evidenziato Rita Cucchiara – è mettere a fattore comune risorse e competenze. Vogliamo essere un hub in grado non solo di avere una visione globale di quanto si sta facendo in Italia al fine di indirizzare le richieste che vengono dal mondo pubblico e privato verso le migliori competenze ma anche, e soprattutto, attirare investimenti, perché per poter essere competitivi a livello globale sono necessarie adeguate risorse finanziarie, e questo nel nostro Paese è un tasto dolente”.

Le collaborazioni internazionali

Un’altra delle priorità dell’Aiis è far conoscere nei principali consessi internazionali dedicati all’intelligenza artificiale quello che si sta facendo in Italia. Non a caso, come ha ricordato Rita Cucchiara, il Laboratorio si è subito collegato alle nascenti reti europee Claire (Confederation of Laboratories for Artificial Intelligence Research, https://claire-ai.org/) ed Ellis (European Lab for Learning & Intelligent Systems, https://ellis.eu/), entrambe volte a costituire network europei focalizzati sull’IA in grado di coinvolgere le migliori accademie e industrie al fine di incrementare la competitività del Vecchio Continente nei confronti del Nord America e dei Paesi del Far East.

Sono solo le ultime di una lunga serie di collaborazioni che vedono impegnati i membri del Laboratorio, a cominciare dalla stessa Rita Cucchiara, perché il Made in Italy può avere molto da dire anche in un contesto avanzato e innovativo come quello che ruota attorno alle tecnologie di intelligenza artificiale.


Raffaela Citterio

Dopo una esperienza di quasi 10 anni presso una importante agenzia internazionale di relazioni pubbliche in cui si è occupata di ICT e beni di largo consumo sceglie il giornalismo e comincia a collaborare con diverse testate ICT in qualità di free lance. Per Office Automation segue le tecnologie emergenti, in particolare quelle legate all’Intelligenza...

Office Automation è il periodico di comunicazione, edito da Soiel International in versione cartacea e on-line, dedicato ai temi dell’ICT e delle soluzioni per il digitale.


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