Dassault Systèmes combina virtual twin, dati e Gen AI
“È la settima generazione nella rappresentazione della realtà, un traguardo raggiunto dopo oltre 40 anni di costante innovazione”. Così Chiara Bogo, Euromed Strategy & Marketing Senior Director di Dassault Systèmes introduce 3DUniv+Rses, tassello più recente di un percorso evolutivo avviato nel 1981 da un gruppo di giovani ingegneri con l’obiettivo di rivoluzionare la progettazione aeronautica. Il tutto partendo dalla modellazione 2D.

“All’epoca si parlava di una rappresentazione talvolta ambigua e semplificata, rivoluzionata successivamente dall’introduzione del 3D design con il software CATIA, che ha di fatto segnato la prima generazione di rappresentazioni. Il percorso è poi proseguito con il Digital Mockup, che ha arricchito il 3D con la capacità di comprendere l’interazione tra i componenti di un insieme. La terza generazione ha invece visto l’introduzione del Product Data Management (PDM), aggiungendo dati essenziali per abilitare la collaborazione e facilitare le fasi di ingegnerizzazione e produzione. Successivamente, è emerso il Product Lifecycle Management (PLM), focalizzato sulla rappresentazione dell’intero ciclo di vita del prodotto. E ancora sono arrivati i Virtual Twin, che superano il semplice modello digitale consentendo di simulare scenari diversi e soluzioni progettuali alternative, analizzando la dinamica di un prodotto (come un’auto o un robot) nel momento in cui è in azione e come le scelte progettuali influenzano le sue performance e l’esperienza dell’utente. La sesta generazione ha dal canto suo segnato un’espansione significativa con i Virtual Human Twin, introducendo l’elemento di rappresentazione della vita stessa, come il virtual twin del cuore o del cervello e le loro diverse applicazioni. Infine, nel 2025, abbiamo appunto lanciato 3DUniv+Rses la settima generazione, che si caratterizza per l’interconnessione di molteplici Virtual Twin. Questi universi sono connessi con i dati del mondo reale e potenziati dall’intelligenza artificiale, creando un ambiente unico dove è possibile immaginare, ideare, innovare.”
Bogo illustra quindi il concetto con un esempio approfondito del settore automobilistico descrivendo come coesistano il virtual twin dell’auto (per i progettisti che devono valutarne le performance), il virtual twin della strada e del ponte (per analizzare sollecitazioni e deformazioni), il virtual twin delle infrastrutture (per la gestione della viabilità e del traffico), il virtual twin della linea di assemblaggio e della fabbrica (incluso l’edificio), e quello della catena logistica. “Facciamo l’esempio del servizio al cliente finale, con un virtual twin del concessionario che permette, tramite realtà immersiva, di sperimentare virtualmente le diverse configurazioni dell’auto prima dell’acquisto”.

Conoscenza al centro
L’idea è che i 3DUniv+Rses non si limitino alle attività di modellazione, simulazione e dati del mondo reale, integrando invece anche i contenuti generati dall’intelligenza artificiale, potenziando di fatto i virtual twin. Ecco che l’elemento della conoscenza risulta chiave, posizionandoli al centro dell’economia generativa, un’economia la cui fonte di alimentazione principale è rappresentata da know-how ed expertise. Economia che, come spiega Umberto Arcangeli, Amministratore Delegato di Dassault Systèmes, è frutto del passaggio di un modello basato su prodotti e servizi di massa (incentrato sull’ottimizzazione della produzione e minimizzazione delle risorse) alla cosiddetta economia circolare (spinta dalla sostenibilità), fino appunto a “un nuovo paradigma – la generative economy – che si ispira alla natura e alla vita per creare modelli di business e metodi di produzione innovativi, volti a restituire alla società più un futuro per il pianeta. Esempi sono quelli della ricerca sui materiali autoriparanti e l’uso di materiali di origine biologica al posto di quelli di derivazione industriale. Questi obiettivi si raggiungono attraverso la creazione di simulazioni di scenari alternativi in un’ottica ‘what if’, che consentono di prendere decisioni consapevoli e informate prima di agire”.
Nell’ambito di questa economia, Dassault Systèmes si propone quindi di connettere materiali, progettazione, industrializzazione, produzione, catena di fornitura e distribuzione, riconoscendo che i prodotti e i servizi invecchiano così come le persone, rendendo questo tipo di simulazione fondamentale. L’ambizione è di poter creare virtual twin di qualsiasi cosa, con l’intelligenza artificiale che andrà a riscrivere la storia dell’evoluzione delle rappresentazioni. “Pensiamo all’applicazione dell’AI al 3D design. Invece di semplici parti, l’AI è in grado di rappresentare sistemi complessi, come i componenti di un sistema a luci di un autoveicolo. Ecco che, grazie alla conoscenza aziendale accumulata nel tempo e alla competenza delle persone, l’intelligenza artificiale generativa può non solo effettuare operazioni di assemblaggio automatico, ma anche generare tutte le tolleranze relative ai componenti del sistema. Questo automatizza operazioni prima manuali, riducendo errori e tempi, e soprattutto permette di mettere a disposizione delle nuove generazioni e dei nuovi assunti un patrimonio informativo che è la storia dell’azienda, risolvendo una delle problematiche legate alla sostenibilità sociale e alla forza lavoro del futuro, garantendo il ricambio generazionale in modo fluido e preservando il know-how aziendale.”
Aiuto e condivisione
Tra i pilastri di 3DUniv+Rses c’è appunto il Virtual Companion, uno strumento per elevare il livello delle persone che lavorano nelle aziende, aumentandone le competenze e l’autonomia, e sgravandole dalle attività più ripetitive che possono essere automatizzate. “In uno scenario in cui le performance aziendali dipendono dall’efficienza dei processi e dalla competenza delle persone, il Virtual Companion, insieme all’intelligenza artificiale, aiuta a capitalizzare il know-how aziendale (e quindi la proprietà intellettuale che va anche protetta e tutelata), fungendo da accompagnatore per le nuove generazioni. Inoltre l’AI generativa è in grado di generare modelli CAD 3D con anche all’interno delle informazioni, sfruttando la piattaforma come infrastruttura comune per collegare tutte le applicazioni senza trasferimento di file, garantendo un modello dati condiviso,” sottolinea Arcangeli.
Un ultimo esempio, fronte Sense Computing (altro pilastro dei 3DUniv+Rses, per offrire esperienze immersive multidimensionali ), riguarda la simulazione di una linea di saldatura e di una linea robotizzata. “Sono esempi che dimostrano come l’abbinamento di Virtual Twin, AI e Sense Computing possa migliorare la sicurezza degli operatori (le operazioni vengono provate prima di andare sul campo) e l’efficienza nell’individuazione e risoluzione degli errori in tempi brevissimi, oltre a permettere la pianificazione della manutenzione. Ma le soluzioni non si limitano al manifatturiero, includendo anche Life Science, Healthcare e Infrastructure City, con use case che vanno dalle simulazioni di inondazioni all’analisi dell’inquinamento (acustico, termico) e degli effetti del vento e della luce,” conclude Arcangeli.
CAD, Dassault Systèmes, Intelligenza artificiale
