AI e HPC: una strada in comune con E4

Così il solution provider italiano, che da oltre 20 anni lavora sul calcolo ad alte prestazioni, supporta il presente per guardare al futuro.

Una giornata interamente dedicata a due tematiche che si intrecciano tra loro e alle tecnologie che le supportano. Stiamo parlando di AI & Hpc Reshaping the Business Landscape, l’evento organizzato la scorsa settimana a Milano da E4 Computer Engineering, il ‘solution provider’ italiano, come ha spiegato il Ceo Cosimo Damiano Gianfreda, con la passione per l’innovazione. “L’idea di E4 risale a una ventina di anni fa quando a Scandiano (Reggio Emilia), fin dall’inizio, abbiamo iniziato a occuparci di High Performance Computing. Nel corso del tempo sono stati poi aggiunti altri elementi e tematiche come data analytics, intelligenza artificiale e, più recentemente, quantum computing. Tutto questo l’abbiamo fatto con l’idea di creare soluzioni che avessero una base di partenza consolidata, da offrire ai clienti.”

Ecco che, mentre non è un caso che l’hashtag dell’azienda sia #whenperformancematters, la storia di E4 passa per una prima tappa importante, quella del 2005 con la fornitura di un sistema di storage al Cern di Ginevra, per una collaborazione che oggi è ancora in corso con la partecipazione di E4 al suo Open Lab dove, ha sottolineato Gianfreda (sopra in un momento della presentazione), “si sperimentano nuove tecnologie, nuove soluzioni, alle quali noi portiamo il nostro contributo.” Contributo che in generale, guarda a un presente dove intelligenza artificiale, machine learning e HPC non sono appunto concetti separati e dove l’intelligenza artificiale – sulla quale il 92% delle organizzazioni sta ancora ragionando – è ciò che il Web è stato in passato per aziende e singole persone. Qui l’high performance computing diventa, di conseguenza, supporto fondamentale. Un motore che va adeguatamente progettato e gestito. “In questo panorama tre sono le parole chiave: competitività, produttività e creatività. Parole chiave per investire sul futuro e sulla crescita delle aziende.”

Tra gli esempi di progetti che hanno visto coinvolta E4 c’è quello presso l’Istituto Italiano di Tecnologia. Il riferimento è al sistema di supercalcolo Franklin installato a Genova dal 2020 e recentemente aggiornato. E ancora quanto fatto per il Tecnopolo di Bologna dove, nell’ambito di una collaborazione con l’Ecmwf, sono stati installati sistemi di raffreddamento a liquido. Senza dimenticare il recente annuncio della gara per il potenziamento del supercomputer Galileo 100 presso il Consorzio Interuniversitario Cineca di cui E4 è partner storico.

“In E4 abbiamo imparato a gestire problematiche legate appunto al raffreddamento, considerando il liquid cooling ma anche tanti altre componenti che sono necessarie alle moderne infrastrutture. Componenti che mettiamo insieme per offrire appunto le soluzioni più adeguate”, ha proseguito Gianfreda.

Creare e gestire

 

Gianfreda ha quindi lasciato la parola a Mario Rosati, CEO di E4 Analytics, società (‘sister company’ nata nel 2018) che affianca E4 Computer Engineering per “semplificare la complessità” e proporre al mercato consulenza e servizi professionali nel settore dei Big Data Analytics e dell’Artificial Intelligence, con strumenti di gestione quale Urania descritta come “una piattaforma nativa cloud pensata per lo sviluppo e la produzione e dedicata agli AI experts. Disegnata per fornire un ambiente di lavoro completo e integrato per gestire il ciclo di vita dei progetti. Attraverso di essa figure come data scientists e ingegneri possono ideare, sviluppare e mettere in produzione i loro modelli di intelligenza artificiale per soddisfare le esigenze dei clienti.”

E ancora, come Gaia, proposta come alternativa a ChatGPT con al centro i Private-LLM. “Il sistema, che utilizza modelli open source personalizzabili, è progettato per funzionare in modo privato e sicuro all’interno del perimetro della rete aziendale. Questo per affrontare le sfide di strumenti potenti per l’automazione e per l’analisi dei dati, ma che possono anche rappresentare anche un rischio per la riservatezza dei dati stessi.”

In definitiva mentre le aziende vedono nella GenAI  un grande potenziale per migliorare le loro prestazioni e quindi la loro produttività, siamo in un presente in cui, secondo Rosati “la GenAI non è una tendenza passeggera, ma è una rivoluzione che sta trasformando ogni aspetto della nostra vita lavorativa. Grazie alla sinergia forte con E4 abbiamo competenza sulla parte hardware, sulla parte software, su tutto ciò che accade nel mondo reale. Abbiamo tutti gli ingredienti per fare le cose bene e siamo in prima linea nella progettazione di soluzioni innovative che innanzitutto mirano a soddisfare le esigenze di oggi, ma devono anche anticipare le sfide di domani. In generale ci stiamo muovendo verso il futuro, e siamo pronti a lavorare e a rendere concrete le idee delle aziende.”


Paolo Morati

Giornalista professionista, dal 1997 si occupa dell’evoluzione delle tecnologie ICT destinate al mondo delle imprese e di quei trend e sviluppi infrastrutturali e applicativi che impattano sulla trasformazione di modelli e processi di business, e sull'esperienza di utenti e clien...

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