La Data Security secondo Rubrik
Protezione automatica, con costante controllo e recupero in caso di attacco. E un approccio Zero Trust nativo.
Un’azienda fondata nel 2014 con focalizzazione sul backup per poi trasformarsi via via nel tempo per studiare il comportamento del dato e offrire ai clienti piena resilienza a seguito di attacco. Così può essere descritta in breve Rubrik, la cui guida in Italia è dal 2023 affidata ad Alessio Stellati nel ruolo di Regional Director. “Siamo una realtà giovane e, guardando alla Silicon Valley, tra quelle a maggior crescita dall’anno di fondazione, crescita culminata tre mesi fa con la quotazione al NYSE. Con 856 milioni di dollari di fatturato ricorrente annuale (ARR) per una aumento del 46% anno su anno (il business model è su abbonamento)”, spiega Stellati annunciando inoltre la recente apertura di un ufficio a Milano. “In Italia cresciamo a tre cifre e ci stiamo consolidando sempre di più sia lato forza vendita che sul fronte tecnico.”
L’approccio di Rubrik è, in breve, di offrire una visione innovativa al tema della data security, in un contesto in cui si spazia tra soluzioni dedicate ad endpoint, cloud e infrastruttura. Ma che non bastano. “La garanzia della sicurezza al 100% non esiste, non c’è il ‘se’ bensì il ‘quando’ si verrà attaccati. Ecco che noi proponiamo la recuperabilità dei dati con una serie di funzionalità innovative e native che creano una sorta di ‘bunker in a box’. Permettendo di riportare all’operatività un’azienda in tempi rapidi e in totale sicurezza”, prosegue Stellati.
Tutto nativo
Andando nel dettaglio della tecnologia, la piattaforma di Rubrik è stata costruita per prevedere già al suo interno funzionalità di sicurezza e gestione dei principi Zero Trust, e questo che i dati risiedano in azienda, su SaaS o cloud. “Non abbiamo eredità di un lontano passato e ci basiamo su un file system proprietario e gestito direttamente da noi. Partendo quindi dalla piattaforma di Cloud Data Management la soluzione è stata poi via via arricchita con la differenza, rispetto ad altre proposte, di possedere tutti componenti nativi. Nel tempo sono state aggiunte funzionalità basate sulla conoscenza del dato e senza avvalerci su questo fronte del know how di altri vendor”, afferma Giampiero Petrosi, Regional Vice President SE Southern Europe di Rubrik. “La soluzione è software, posizionabile su appliance, e scala in funzione dei nodi necessari per creare un cluster. Inoltre è strutturata per offrire resilienza indipendentemente da dove il dato si trova e vive. Tutto tramite una singola console di gestione, Rubrik Security Cloud, residente ad esempio presso il cloud provider.”
L’aiuto fronte ransomware e la Sanità
Non manca la parte di AI, con Rubrik che – lavorando sui dati a riposo – utilizza algoritmi di analisi per compiere attività di threat monitoring e threat hunting. Ma anche intervenire nella fase di recovery in uno scenario dove le minacce sono sempre più sofisticate. “Teniamo ad esempio conto che in media i ransomware restano cinque giorni all’interno dei sistemi. E ciò permette di compiere all’attaccante movimenti laterali prima di sferrare l’attacco”, sottolinea Stellati aggiungendo che Rubrik ha costruito un ransomware team interno sempre disponibile per i suoi 6.100 clienti a livello globale per fornire assistenza in caso di attacco. Assistenza che non è solo tecnologica ma anche strategia, ad esempio fronte comunicazione.
Infine alcuni dati di una ricerca 2023 dei Rubrik Zero Labs. Il 94% dei responsabili IT e della sicurezza ha dichiarato di aver subito lo scorso anno un attacco informatico significativo, dovendo affrontare in media 30 attacchi. Un terzo delle vittime ha subito almeno un attacco ransomware. Ransomware che hanno un impatto maggiore sul settore sanitario, ossia quasi cinque volte superiore rispetto alla media globale. E ancora, queste realtà perdono il 20% dei loro dati sensibili in ogni attacco ransomware. Dati sensibili che in un’organizzazione sanitaria sono nella misura di 42 milioni di record, il 50% in più rispetto alla media globale di 28 milioni. “Ecco che si tratta di uno dei settori su cui siamo maggiormente focalizzati, anche in Italia”, conclude Stellati.