Sistema informativo full cloud per Sorgenia
Obiettivo dare più agilità al business per portare i clienti da 300.000 a un milione nel giro di cinque anni. Tra le maggiori difficoltà incontrate nel progetto il nodo della migrazione delle applicazioni custom.
Portare l’intero sistema informativo in cloud non è uno scherzo, ma questo consente di dare più agilità al business e di fissare obiettivi ambiziosi. È questa l’esperienza di Sorgenia. L’utility, che si definisce la prima Digital Energy Company italiana, vuole passare da 300.000 a un milione di clienti nel giro dei prossimi cinque anni. Tassello fondamentale il passaggio al cloud, perché abilita una migliore relazione con i clienti e un’offerta sempre più personalizzata, che è stato realizzato grazie a una stretta collaborazione attivata per l’azienda cliente da Microsoft, Accenture e Avanade. “Oggi siamo pronti per cogliere tutte le opportunità che si apriranno nel luglio di quest’anno con la liberalizzazione del mercato dell’energia – spiega Simone Lo Nostro, direttore mercato e ICT di Sorgenia – cosa che possiamo fare grazie a un’infrastruttura che ci garantisce maggiore flessibilità non solo per raggiungere nuovi clienti, ma anche per offrire servizi tagliati sui loro precisi bisogni”.
A partire dal 2017 Sorgenia ha iniziato a migrare in Microsoft Azure i sistemi IT e le business application relative ai processi finanza, amministrazione, misurazione del consumo energetico, fatturazione, gestione del credito e delle relazioni con i clienti. È stato un lavoro particolarmente complesso soprattutto perché il vecchio sistema informativo era caratterizzato da un alto numero di applicazioni custom: “In molti casi abbiamo quindi deciso di dismettere le vecchie applicazioni e adottare soluzioni Software as a service, e quindi native per il cloud, che tengono già conto di tutte le problematiche prestazionali e di latenza presenti in questo tipo di architetture”.
Portare le applicazioni custom in cloud
Un secondo passaggio sicuramente impegnativo e per certi versi anche sfidante è stato invece il riutilizzo di alcune applicazioni custom nel nuovo ambiente cloud: “In questo caso la migrazione così come sono delle vecchie applicazioni sviluppate ad hoc non sarebbe bastato ad assicurare prestazioni e tempi di risposta adeguati e quindi abbiamo dovuto ripensarle e riscriverle in molte parti”. La soluzione adottata per adeguare le prestazioni delle applicazioni alle problematiche degli ambienti cloud è stata ‘parallelizzare’ il più possibile il codice esistente. Lo Nostro in conclusione ha così commentato: “Fondamentale per il successo del progetto è stato l’apporto di competenze e la disponibilità dimostrata da parte di Microsoft, Accenture e Avanade”.