Infinidat: la matematica al posto del media
Solo spostando il focus dall’hardware al software è possibile garantire un’effettiva continuità operativa in ambienti IT sempre più complessi ed eterogenei.
Gestire le infrastrutture IT non è mai stato facile, ma oggi, tra cloud, virtualizzazione, big data, IoT, per non parlare di normative nazionali e internazionali sempre più stringenti, lo è ancora di più. “La chiave di volta è un approccio software focused, che si tratti di networking, connessioni o storage”, ha commentato Eran Brown, Emea CTO di Infinidat, azienda israeliana che sta rivoluzionando il mondo dello storage, nel corso di una sua recente visita in Italia. “Affidarsi ad algoritmi matematici avanzati piuttosto che a media specifici come è stato fatto sino ad oggi nel mercato dello storage (dal nastro alle unità di memoria a stato solido su cui sta attualmente investendo la maggior parte dell’industria) permette di sfruttare al meglio le risorse a disposizione, garantendo flessibilità ma anche resilienza e, nel breve come nel lungo periodo, costi decisamente più contenuti”, ha proseguito.
L’approccio di Infinidat
Infinidat, inserita da Gartner tra i Leader nel 2018 Magic Quadrant for General-Purpose Disk Arrays, adotta proprio un approccio software based che utilizza algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning brevettati per ottenere prestazioni estremamente elevate e una affidabilità ‘seven nines’ da tecnologie hardware commodity. “Continuiamo a investire per perfezionare costantemente il set di tecnologie storage dedicate alla protezione dei dati, alla business continuity e all’integrazione con i servizi cloud per supportare al meglio l’intero ciclo di vita dei dati dei nostri clienti, corredandole con tool di gestione e analisi sempre più efficaci e performanti”, ha assicurato Brown.
Neutralizzare la ‘data gravity’
Una delle maggiori criticità che devono affrontare oggi le aziende è la cosiddetta ‘data gravity’, vale a dire, semplificando al massimo, dati che attirano altri dati generando agglomerati sempre più grandi, una situazione che con l’affermarsi del paradigma cloud, e ancor di più di quello multicloud, sta diventando pervasiva. Infinidat, con il rilascio della seconda versione di Neutrix Cloud, il suo servizio di storage enterprise multicloud, ‘neutralizza’ anche questo fenomeno. “Con questa nuova versione – spiega Brown – Neutrix Cloud rende disponibile, senza costi aggiuntivi, la replica cross-regional dei dati, una nuova GUI web-based, il controllo vocale con Amazon Alexa e ulteriori integrazioni cloud”.
Neutrix Cloud è un servizio puramente Opex e può essere adottato in modalità indipendente o abbinato a InfiniBox on-premises.