Ripensare logistica e trasporti in chiave digitale
Sia che operino per conto di terzi o mantengano al proprio interno il controllo di tutti i processi, gli operatori del settore sono impegnati in un percorso evolutivo che vede in primo piano le tecnologie di ultima generazione.
L’Alleanza per la Logistica Europea è convinta che l’efficienza del settore logistico sia la chiave per il funzionamento dell’economia europea nel suo insieme. Forse è un’affermazione un po’ enfatica, ma la coalizione che riunisce numerose aziende che forniscono e utilizzano servizi logistici in Europa la sostiene sulla base di dati concreti, come il fatto che secondo il Global Logistics Index 2018 pubblicato dalla Banca mondiale otto dei dieci Paesi con le migliori prestazioni logistiche a livello internazionale appartengono all’Unione Europea e che il settore continua a investire e innovare.
Naturalmente anche questo mondo è stato impattato pesantemente dall’emergenza sanitaria che ha caratterizzato la prima metà del 2020: se da un lato e-commerce e delivery porta-a-porta hanno subito una accelerazione, dall’altra è emersa una rinnovata attenzione alla salute dei lavoratori e all’efficientamento delle supply chain. Le tecnologie digitali, e in particolare quelle che integrano avanzate funzionalità di intelligenza artificiale e machine learning, possono dare un contributo importante sia alle realtà che operano per conto terzi sia alle aziende che preferiscono mantenere al proprio interno il controllo di tutta la filiera per accelerare un percorso evolutivo avviato da tempo.
Magazzini robotizzati
Innanzitutto la sinergia tra logistica e robotica – branca dell’ingegneria tra le più avanzate per quanto riguarda IA e ML – è sempre più stretta, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei magazzini, non di rado distribuiti geograficamente a livello nazionale e internazionale, e delle scorte. Si parla da un lato di soluzioni molto avanzate come droni o robot itineranti in grado di consegnare la merce in aree più o meno vaste, dall’altro di soluzioni ormai diffuse come magazzini automatici, carrelli elevatori a guida automatica, linee robotizzate di packaging e co-packaging, ecc. Accelerare l’adozione di soluzioni di questo tipo non solo consente di efficientare l’operatività del magazzino e la gestione degli stock ma riduce drasticamente i margini di errore umano.
La gestione delle flotte
Integrando i dati di magazzino con quelli relativi alla gestione delle flotte si ottengono ulteriori vantaggi poiché è possibile ottimizzare e razionalizzare percorsi e tempi di consegna. Non a caso tecnologie di Intelligenza artificiale e IoT vengono integrate sempre più spesso per gestire e tracciare le flotte. Una rete di sensori collegati ai veicoli consente di raccogliere moli di dati sempre più ampie e granulari che aiutano a prendere decisioni ponderate in ogni momento: rilevando le ore passata al volante dagli autisti, ad esempio, si offrono maggiori livelli di sicurezza; con soluzioni di vehicle re-routing si possono indirizzare i mezzi verso destinazioni diverse da quelle originarie a fronte di urgenze e/o problematiche riscontrate sul percorso; tenendo sotto controllo tutto quanto avviene all’interno e all’esterno del mezzo si riduce la possibilità di essere vittima di furti, ecc. Senza contare che in questo periodo la tecnologia ha permesso di segnalare tempestivamente agli autisti le zone rosse ad alto rischio, consentendo loro di prendere tutte le precauzioni necessarie. Non bisogna dimenticare, infine, il supporto che l’intelligenza artificiale offre in termini di manutenzione predittiva, consentendo una migliore programmazione di tutti gli interventi necessari per garantire l’efficienza e la sicurezza dei mezzi.
Copertura dell’ultimo miglio
Se fino a ieri una consegna entro le 24 ore era quasi un’utopia, oggi è diventata quasi la norma. La soddisfazione dei clienti, e quindi la loro fidelizzazione, si basa infatti su tempi di consegna rapidi e certi, e le tecnologie di intelligenza artificiale consentono di ottimizzare i processi legati alla copertura del cosiddetto ‘ultimo miglio’. Nella maggior parte dei casi, infatti, vengono utilizzati vettori differenti per la copertura delle lunghe distanze e quelle di prossimità, ed è importante coordinarli al meglio per garantire adeguati livelli di efficienza. Vengono quindi studiati e utilizzati algoritmi sempre più sofisticati per venire incontro a questa esigenza, anche in un’ottica di maggiore sostenibilità. Logistica e trasporti, infatti, hanno un notevole impatto dal punto di vista ambientale che l’ottimizzazione dei percorsi e dei processi consente di mitigare.
Anticipare la domanda
Con l’intelligenza artificiale si può andare anche oltre. Le aziende più innovative, a cominciare da Amazon e altri retailer si affidano a queste tecnologie per studiare il comportamento degli utenti e provare ad anticiparne i bisogni, sulla base di dati storici incrociati con i più disparati fattori esterni (clima, manifestazioni locali ecc.). È possibile così non solo segmentare la distribuzione delle merci in base a precisi dati statistici, ma prevedere con buona approssimazione l’andamento delle vendite e attrezzarsi di conseguenza, accelerando il time-to-market.
Integrare i workflow
Uno degli aspetti più critici legati alla gestione di una supply chain è da sempre l’integrazione dei workflow tra i diversi operatori coinvolti. L’intelligenza artificiale può aiutare a semplificare questa complessità automatizzando e rendendo più fluido lo scambio di dati e informazioni sia on-premise che nel cloud, a patto naturalmente di orientarsi su soluzioni altamente interoperabili. Grazie a una fotografia aggiornata in tempo reale degli stock, ad esempio, un sistema evoluto può emettere ordini in maniera completamente automatica, inviare notifiche e alert agli addetti lungo tutto il percorso di consegna, supportare il customer care per mezzo di assistenti virtuali in grado di interagire con i clienti a fronte di richieste di chiarimento, e molto altro. Sono molti, insomma, gli ambiti in cui l’intelligenza artificiale può fornire a chi ha il compito di gestire una supply chain un supporto concreto, aiutandolo a incrementare le performance, ottimizzare i costi e ridurre l’impatto ambientale.
Formare nuovi manager
Le tecnologie sono importanti ma per poterle declinare correttamente all’interno dei diversi contesti servono risorse adeguatamente formate. Non stupisce quindi l’attenzione che il mondo accademico dedica a questo comparto. Negli ultimi anni, infatti, i master universitari mirati, spesso organizzati in collaborazione con gli operatori del settore, si sono moltiplicati. Farne un elenco esaustivo non è possibile, per cui ci limitiamo a segnalare, a titolo di esempio, il Memit – Master in Economia e Management dei Trasporti, delle Infrastrutture e della Supply Chain - organizzato dall’Università Bocconi di Milano. Nato per formare figure professionali specializzate, è contraddistinto da un programma multidisciplinare che comprende tutti gli aspetti di economia e management del settore: logistica e supply chain, economia e politica dei trasporti, pianificazione e gestione del trasporto passeggeri e merci, mobilità sostenibile, marketing, diritto commerciale e, naturalmente, sistemi informativi evoluti. Un percorso articolato in cui le più moderne soluzioni tecnologiche trovano la loro collocazione all’interno di un contesto multidisciplinare coerente ed esaustivo.