Nel Cloud la portata disruptive dell’efficienza energetica
I manager sono nel pieno di una transizione d’acquisto simile a quella del mercato consumer
“Engineering, azienda leader del comparto IT, eroga servizi e soluzioni in tutti i settori del mercato, senza avere un focus diretto sull’efficienza energetica. Possiamo affermare che l’efficienza energetica sia certamente uno degli obiettivi dei nostri clienti, e che noi stessi abbiamo ovviamente delle strategie interne legate alla gestione dei carichi elettrici.
Ciò premesso, nella nostra proposizione una tematica fondamentale è il Cloud ed è proprio nel contesto Cloud che vediamo la portata disruptive dell’efficienza energetica, legata alla possibilità di trasferire importanti carichi di continuità e di raffreddamento con tecnologie già disponibili.
C’è davvero tanto lavoro da fare e l’efficienza energetica può diventare una leva eccezionale per superare ostacoli non solo culturali ma anche amministrativi. Mi spiego: il Cloud significa cestinare investimenti infrastrutturali già fatti, e non è escluso che qualche azienda possa scegliere di tenere costi maggiori pur di non dover affrontare il problema dello smaltimento della grande quantità di ferro che ha in casa. Se però il Cloud viene motivato anche con i vantaggi dell’efficienza energetica che apporta, l’atteggiamento può cambiare.
Un’altra percezione è che l’efficienza energetica venga ancora percepita come tema troppo ingegneristico. Questo mentre i manager stanno vivendo una transizione di acquisto simile a quella del mercato consumer verso piattaforme che partono dai dati per mettere a disposizione soluzioni diverse tra cui scegliere.
Va da sé che le necessità di un’azienda sono più complesse di quelle di un consumatore, il che comporta uno spessore ingegneristico differente, ma certamente cresce l’esigenza di piattaforme o ecosistemi in grado di far percepire i vantaggi dell’efficienza anche ai decisori meno tecnici”.